SMANTELLATA ORGANIZZAZIONE SU PIRATERIA AUDIOVISIVA, INDAGATI DUE SALERNITANI

La Guardia di Finanza ha smantellato un’organizzazione criminale dedita all’illecita decriptazione e diffusione dei contenuti televisivi pay-per-view di Sky tv e Mediaset Premium, ordinando 5 arresti in Italia e Germania. In particolare, oltre 150 militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, stanno dando esecuzione, in 20 Provincie di 11 Regioni, a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale capitolino nei confronti di 5 persone, nonche’ a oltre 50 perquisizioni. Il volume d’affari complessivo ricostruito dal 2015 ad oggi ammonta a oltre 1 milione di euro. Gli indagati sono 49 per reati in materia di pirateria audio-visiva e riciclaggio. Nei confronti di 12 di essi si procede anche per il reato di associazione per delinquere. Tra questi ultimi figurano i 5 cittadini italiani, promotori del sistema, destinatari della misura di custodia cautelare (i primi 4 in carcere e l’ultimo agli arresti domiciliari): Antonino Sangregorio (classe 1979), residente a Lorrach (Germania); Raimondo Milone (classe 1987), residente a Sarno (SA); Gianni Polito (classe 1990), residente a Pordenone; Luigi Diodato (classe 1996), residente a Sarno (SA); Simone Maracchioni (classe 1981), residente a Zagarolo (RM). L’operazione e’ in corso anche in Svizzera, Germania e Spagna con la collaborazione, rispettivamente, della Polizei Basel-Landschaft, della Kriminal Polizei e della Policia Nacional, dirette dalle rispettive Autorita’ giudiziarie, a loro volta attivate tramite due rogatorie internazionali e un ordine di indagine europeo. Attraverso indagini tecniche e “sul campo” e la meticolosa ricostruzione dei flussi finanziari, veicolati prevalentemente mediante carte di credito prepagate o piattaforme web di pagamento, gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Capitale hanno ricostruito l’attivita’ delittuosa di una struttura criminale piramidale dedita all’illecita decriptazione e diffusione di contenuti televisivi pay-per-view attraverso la rete internet. Fulcro dell’organizzazione erano le centrali “sorgenti” – situate presso societa’, attivita’ commerciali, abitazioni private, garage e capannoni industriali – all’interno delle quali erano installate apparecchiature informatiche in grado di decriptare il segnale delle emittenti pay-tv Sky Tv e Mediaset Premium, utilizzando schede regolarmente acquistate dai membri del sodalizio o da terzi, per poi farlo confluire su server esteri appositamente noleggiati.

Autore dell'articolo: Redazione