SOUSA LAVORA SUL CAMPO, MA L’INFERMERIA –

Ci sta mettendo entusiasmo, grinta, idee. Paulo Sousa spiega, urla, richiama, non lascia indietro nessuno ma pretende il massimo da tutti. C’è, però, da fare i conti con l’infermeria. Troost- Ekong rischia di aver già finito la stagione. Frattura del piatto tibiale per lui che a Verona rimase in campo ancora qualche minuto dopo l’infortunio. Per Dia ematoma al polpaccio e speranze non altissime di esserci domenica. Viaggia verso la convocazione Maggiore, ci spera Mazzocchi che ieri ha ricevuto l’ultimo e definitivo via libera dal Professor Cerulli a Perugia. Per Fazio manca poco. Col Monza l’argentino ci sarà. Contro la Lazio, all’andata fu proprio lui a segnare il gol del sorpasso nella serata in cui cominciarono i guai fisici di Gyomber. Lo slovacco, che a gennaio ha rinnovato fino al 2025 il contratto con la Salernitana, sarà il centrale della difesa a 3 di Sousa che dovrà anche diventare a 4 a seconda delle fasi di gioco. Bronn, Gyomber e Pirola potrebbero partire dal primo minuto. L’ex Monza è uno dei pochi mancini puri e più facilmente potrebbe scivolare sulla fascia sinistra quando Bradaric diventerà il quarto di centrocampo. Stesso discorso per Bronn a destra, chiamato ad allargarsi per formare la coppia con l’esterno di centrocampo. 3-4-2-1 e 4-4-1-1: una vera punta e due rifinitori o un centravanti ed una seconda punta in appoggio insieme ad un centrocampista offensivo. Sta lavorando su diverse soluzioni Sousa che dovrà anche fissare le gerarchie tra i pali. Ochoa potrebbe riprendere il posto da titolare su Sepe. Il tecnico ha parlato con i preparatori dei portieri e con i diretti interessati prima di fare la sua scelta. In mediana c’è da rigenerare Bohinen che non sembra ancora prontissimo. Lassana Coulibaly e Nicolussi Caviglia, al momento, sono favoriti per fare coppia in mezzo al campo. L’intensità di Crnigoj potrebbe essere utile a gara in corso, magari anche da trequartista. Sousa valuta tutti, anche Kastanos che non ha giocato moltissimo nell’ultimo periodo. Sambia e Bradaric dovrebbero fungere da esterni, chiamati ad agire da terzini come ad alzare la loro posizione a seconda delle fasi di gioco. Candreva e Vilhena potrebbero agire dietro la punta centrale, nel caso fosse scelto un cuneo offensivo con un solo attaccante puro. Sousa conosce bene Piatek, ma sta tenendo d’occhio Bonazzoli, che potrebbe giocare anche nei due dietro la punta, e Botheim, il più fisico degli attaccanti a disposizione, che potrebbe tornare utile per aiutare la squadra a risalire il campo, ma anche a far da sponda per gli uno- due con i compagni. Dia è, come detto, in forte dubbio. Valencia sarà considerato uno dei possibili trequartisti. Nella versione più offensiva, invece, Sousa potrebbe schierare Candreva in linea con i centrocampisti ed affiancare Bonazzoli a Vilhena per sostenere l’attaccante centrale. Dubbi, prove, valutazioni che terranno conto anche delle caratteristiche della Lazio, che ha una delle difese migliori del campionato, ma che ha nell’inizio dei secondi tempi una fase critica per la sua porta. Domani la rifinitura, poi la conferenza stampa. Sarà il battesimo per Paulo Sousa che potrà far sentire voce e pensieri ai tifosi dopo il saluto social di ieri. La Salernitana deve svoltare, ripartendo dai 21 punti in classifica e dalla gara con la Lazio, forse la più esaltante disputata all’andata dai granata di Nicola, ma anche quella dopo la quale si è inspiegabilmente spento il fuoco agonistico e sono cominciati a venire a galla problemi e frizioni.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto