SQUILLANTE SI E’ FERMATO AD EBOLI…

Sequestrati e dissequestrati nel giro di poche ore gli scarichi di acque reflue industriali del presidio ospedaliero pubblico “Maria SS. Addolorata” di Eboli, a seguito di un’accurata investigazione dei carabinieri del NOE. E se pure il Giudice per le Indagini Preliminari accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero ha disposto il contestuale dissequestro al fine di evitare l’improvvisa interruzione dell’attività assistenziale al cittadino, considerando prevalente il carattere di pubblico servizio, restano i provvedimenti emessi a carico di tre dirigenti della ASL di Salerno, tra i quali il manager Antonio Squillante, denunciati in stato di libertà per avere consentito uno scarico industriale senza autorizzazione nella fognatura comunale e immettendo reflui risultati oltre i parametri di legge poichè in base agli esami dell’Arpac di Salerno è emersa la presenza di inquinanti presente in misura assai superiore ai parametri di legge. Ancora una volta tirato in ballo, protagonista di un autentico calvario in queste ultime settimane di mandato prima dei saluti, Antonio Squillante, con una lunga nota ha provato a ricostruire la vicenda, dando la sua versione dei fatti; spetterà alla magistratura inquirente comprovarne attendibilità e contestualità. E’ una difesa personale prima di ogni altra cosa quella che Squillante ha architettato in una lunga nota affidata alla stampa, dove l’ormai ex manager dice di aver sempre provveduto a tutto quanto di sua precisa competenza per gli adempimenti, rammaricandosi perché con la informativa inviata da parte dei Noe alla Procura della Repubblica di Salerno dello scorso 18 giugno non si sia fatto menzione della richiesta di autorizzazione trasmessa, a cura dei responsabili del presidio di Eboli, all’Autorità Ambito Sele dove il problema veniva già sollevato. Colpa della burocrazia – in sintesi – scrive Squillante, garantendo in chiusura tutto l’impegno per quanto necessario nei tempi che la magistratura ha indicato nel procedimento avviato, ovvero 60 giorni, ma dimenticando un piccolo ma fondamentale passaggio: toccherà ad altri sbrigare l’impegno essendo il suo mandato ormai agli sgoccioli.

 

Autore dell'articolo: Marcello Festa