In un primo momento era previsto un corteo fino in piazza Sant’Agostino, poi gli studenti in protesta appartenenti al gruppo dei giovani comunisti hanno scelto di riunirsi in presidio davanti al liceo scientifico di via Manganario Giovanni
Da Procida dove era in corso il secondo incontro tra gli studenti e il ministro Valditara. Al centro della mobilitazione: “il rifiuto dello sfruttamento nei percorsi PCTO, la crescente aziendalizzazione della scuola pubblica e la repressione del dissenso studentesco. La protesta intende denunciare un modello scolastico che, anziché formare cittadini critici e liberi, piega i saperi agli interessi di mercato e dell’industria bellica”. A ribadirlo gli attivisti che hanno anche affisso uno striscione “contro la riforma Valditara”.
“L’aziendalizzazione della scuola uccide: continuano a morire studenti durante il PCTO in nome di un’idea di formazione come manodopera gratuita – hanno detto – Questa scuola non libera i saperi, li svende alle industrie, spesso anche a quelle militari, per questo non possiamo che opporci alle politiche di Valditara”.