TORRENTE, GRINTA E REALISMO PER CRESCERE ANCORA

Vincenzo Torrente è un capitano di lungo corso ed ha l’esperienza necessaria per sapere che il calcio d’agosto, anche quando si tratti di impegni ufficiali, può far prendere degli abbagli. La Salernitana che ha vinto a Verona è sicuramente una bella pagina di storia, ma il romanzo di questa stagione è ancora tutto da scrivere ed il successo del Bentegodi non deve far perdere di vista la realtà. Torrente è uomo scafato, cresciuto alla scuola di Osvaldo Bagnoli, allenatore e maestro con cui ha condiviso stagioni da incorniciare al Genoa e che ieri gli ha fatto visita prima della partita. Le vittorie fanno morale, creano entusiasmo, fanno crescere l’autostima del gruppo, ma siamo ad agosto ed è ancora presto per lasciarsi andare a voli pindarici. La vittoria di Verona consente alla Salernitana di andare avanti in Coppa e di sognare di regalarsi un viaggio all’Olimpico in casa della Roma. Prima, però, bisognerà fare i conti con lo Spezia. E qui sta il punto. Due partite sono poche per potersi concedere il lusso di pensare di essere già troppo bravi ed infatti nessuno in casa granata lo pensa. Continuare a lavorare per migliorarsi giorno dopo giorno, aspettando i progressi sul piano atletico dei nuovi acquisti ed anche ulteriori innesti dal mercato: è questa la ricetta di Torrente che non perde di vista la realtà. In campo la squadra riflette il suo carattere. Tosta, solida, concentrata in difesa, sempre pronta ad osare quando ha la palla. Concetti semplici ma fondamentali per non smarrire la voglia di crescere, la vera molla per poter arrivare sempre più in alto.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto