TRA DISPETTO E RISPETTO: LA DIFFERENZA E’ ENORME

Dispetto e rispetto. Una sola consonante fa tutta la differenza del mondo e segna il distacco tra il modo di fare della Salernitana e quello della nostra redazione, colpita, e non è la prima volta, dall’ennesimo daspo. Non conta tanto chi sia il destinatario del provvedimento, conta, invece, chi lo ha disposto. Chi fa, sa. Non è necessario fare nomi, tanto il modo di operare è facilmente riconducibile alla persona in questione che da anni pensa di poter controllare opere ed opinioni dei giornalisti e dei tifosi di Salerno. Certo, finora ha trovato aiuti, sponde, terreno fertile, perchè il suo mantra è quel divide et impera che in città ha prodotto effetti devastanti, spaccando la piazza, divisasi in pro e contro, in buoni e cattivi. Pensiamo che nel 2020 il tempo delle liste di proscrizione sia finito e che certi metodi siano ormai vecchi. Abituata a sottrarsi al confronto, la Salernitana continua ad infangare il suo nome e la sua storia attraverso questi ed altri provvedimenti che non le fanno onore. Da tempo abbiamo sposato la buona battaglia dei tanti tifosi, liberi ed orgogliosi delle loro radici, in merito alla questione multiproprietà. Da tempo sosteniamo che l’operato e la presenza a Salerno della proprietà e della dirigenza attuali siano giunti ad un punto morto. Negare un accredito è un dispetto infantile e banale. Come banale è il male, in qualsiasi sua forma. Non lo diciamo noi, ma ci limitiamo a citare Hannah Arendt, autrice del famoso libro “La banalità del male”. E’ ora che Salerno volti pagina. E’ ora di uscire dal buio, dalle tenebre di una situazione che si è incancrenita. L’informazione deve essere rigorosa, corretta, su questo non ci piove, ma assolutamente libera e non può sottostare a nessun dispetto o ricatto. Tvoggi ha sempre rispettato le regole di ingaggio, ha sempre messo la verità davanti a tutti, ma non ha mai offeso nessuno. La risposta della Salernitana è fuori dal tempo e dalle regole. Noi continueremo per la nostra strada. Lasciamo agli altri il terribile momento in cui ci si ritrova soli con la propria coscienza.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto