TUTINO IN CAMPO CON LA REGGINA. DUBBIO MODULO

Da necessità a virtù. E’ l’imperativo in casa Salernitana a pochi giorni dalla sfida con la Reggina all’Arechi. L’emergenza che si prova a trasformare in fattore positivo. A meno che non arrivino immediatamente rinforzi pronto uso a centrocampo, infatti, Castori si trova costretto a far debuttare la sua Salernitana con il 3-5-2. Non solo e non tanto per quanto provato e riprovato nel ritiro estivo di Sarnano, ma anche per gestire «voragini» e debuttanti. In mediana i granata sono sguarniti: Dziczek è sta facendo nuovi esami dopo il malore che aveva spaventato tutti e lo ha costretto a due giorni in ospedale; il capitano Di Tacchio è squalificato e sarà solo spettatore della sfida agli amaranto del cannibale Toscano. Assortire, dunque, la mediana con due uomini e prediligere una diversa interpretazione tattica (il 4-4-2) significherebbe affiancare a Schiavone il debuttante Iannoni. Una matricola, giocatore bravo ma rischio grande, in un contesto già molto delicato: Iannoni pochi mesi fa giocava con il Trastevere in Serie D, Castori non vorrebbe forzare anche se il ragazzo ha mostrato personalità e spunti interessanti.

Dal primo minuto, invece, si affiderà ad un terzetto: in mezzo Schiavone, che è l’unico centrocampista di ruolo disponibile, ai suoi fianchi Kupisz e Cicerelli. Negli ultimi due casi si tratta di mezzali adattate. Non è una novità veder giocare Cicerelli a sinistra, ma il giocatore aveva sempre la fascia come riferimento. Adesso è piena emergenza, un altro modo di giocare, cambiano anche i tempi dell’inserimento: dovrà fare l’interno e sarà chiesto un sacrificio anche a Kupisz. Scelti anche i “quinti”: cominciano Casasola a destra e Lopez a sinistra. Le alternative sono state utilizzate ieri nella partitella che Castori ha frazionato in tre tempi presso Ultimo Minuto: Lombardi non ha i 90 minuti nelle gambe e sarà un prezioso alleato dalla panchina; Curcio potrà tornare utile sulla fascia opposta, da riserva.

A proposito di alternative, la Salernitana ha cominciato a testare anche Bogdan, uno degli ultimi arrivati. Senza Gyomber, che è non solo infortunato ma anche squalificato, l’allenatore tiene d’occhio il lungagnone ex Livorno come vice di Migliorini. Da un’area di rigore all’altra. Djuric e Gondo, diciotto gol in due nell’ultima stagione, saranno la coppia d’attacco titolare della sfida alla Reggina. A meno che Castori non decida di lanciare subito nella mischia l’ultimo arrivato Tutino al fianco di Djuric. L’attaccante partenopeo sta bene fisicamente, ha fatto tutto il ritiro con il Napoli di Gattuso a Castel di Sangro e non vede l’ora di mettersi all’opera dopo la telenovela dell’estate. Bisognerà capire se il tecnico decida di schierarlo subito dal primo minuto o meno. Anche per questioni di equilibri. In ogni caso, Tutino sarà della partita. Djuric durante il ritiro ha gestito la fascite plantare, nemico sempre insidioso. Gondo ha stretto i denti per i postumi di una contusione alla gamba sinistra. Si tratta di piccoli acciacchi che cura con una fasciatura stretta sotto il ginocchio. Castori ieri ha rispolverato anche Giannetti nelle prove e Jallow. Quest’ultimo, però, è ormai con la valigia pronta: per il calciatore gambiano, il gong del mercato in uscita è suonato da tempo.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta