Un sistema a doppia velocità, almeno per il momento. Se come è stato più volte detto il 2018 sarà l’anno della ripresa del traffico crocieristico, l’assunto vale per Napoli e non certamente per Salerno. Il polo partenopeo crescerà, quello salernitano manterrà ancora una flessione in attesa dei dragaggi che dovrebbero partire. Per Salerno si prevede una riduzione di circa 17 mila croceristi, in conseguenza della diminuzione degli approdi. Il calo di Salerno, secondo il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale, Pietro Spirito, è dovuto principalmente alle scelte delle compagnie crocieristiche di approdare a largo di altri scali della Campania e ai fondali attualmente insufficienti per il pescaggio delle navi da crociera di grande dimensione. I lavori di dragaggio, da tempo annunciati, slittano di mese con un conseguente aggravio di costi,;vicenda che sta creando non poche preoccupazioni. Intanto partiranno i lavori di monitoraggio, poi, una volta completati questi attraverso un’elaborazione scientifica del flusso delle correnti, si potrà cominciare a scavare. Passerà del tempo ed a questo punto non è così certo che possa essere rispettata la tabella predisposta dall’autorità del Mar Tirreno che prevede un’inversione di tendenza tra il 2019 e il 2020 quando cominceranno ad entrare in esercizio le nuove navi attualmente in costruzione, determinando un forte ampliamento dell’offerta a livello mondiale. Sempre secondo l’authority “Salerno potrà diventare player strategico con il completamento degli escavi per utilizzare le potenzialità della splendida stazione marittima”….Teoria, per il momento. In pratica la Stazione disegnata da Zaha Hadid per quanto bella e funzionale non incide come avrebbe dovuto. E allora, in attesa del dragaggio vero e proprio, si dovrebbe procedere a lavori di sagomatura, un prelievo di pochi centimetri di sabbia, tra i 50 e gli 80, dai fondali circostanti la stazione per permettere, almeno, a navi da crociera di più piccola stazza di poter comunque attraccare. Un brodino caldo.
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1 commento su “UN “BRODINO” PER LA STAZIONE MARITTIMA. PRESTO LAVORI DI SAGOMATURA DEI FONDALI”
Gaetano Perillo
(Novembre 23, 2017 - 8:39 pm)Che situazione desolante!!
Ma in tutti gli inspiegabilmente lunghi anni che si sono impiegati per costruire la Stazione Marittima non si potevano predisporre e attuare le azioni necessarie per arrivare ad un traguardo comune e coincidente per le due imprese, escavo dei fondali e Stazione di Zaha Hadid?
Occorreva procedere in parallelo e non in serie.
Di chi la colpa?
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