UNA TASK FORCE PER COMBATTERE IL CAPORALATO

E’ durata quasi due ore la riunione nella sala azzurra della prefettura di Salerno sul fenomeno del caporalato in provincia di Salerno ed in particolar modo nella piana del Sele. All’incontro, fortemente voluto dai sindacati dei lavoratori, erano presenti i rappresentanti di tutte le parti in causa. Dalla Coldiretti, alla Cia, passando per la Confagricoltura. L’ispettorato del Lavoro, l’Inps, l’Asl, ma anche Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. A fare gli onori di casa il Prefetto di Salerno, sua eccellenza Francesco Russo. Insieme a lui anche il Questore, Maurizio Ficarra. La Cgil ha presentato un dossier di 6 pagine in cui si focalizzano i numero della forza lavoro presente nella piana del Sele: circa 12mila unità, in prevalenza migranti tra Marocchini, rumeni e indiani. Si denuncia come i “caporali, siano spesso l’anello di congiunzione tra i migranti e le aziende agricole, con una tangente calcolataz per ogni ingresso che oscilla tra i 7 e i 10mila euro. Ne abbiamo parlato con Anselmo Botte e Giovanna Basile della Cgil

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta