VENTURA E KIYINE, TRA I TANTI EX CON VOGLIA DI RISCATTO

La fatal Verona. La voglia di rivalsa di Ventura, il ricatto di Kiyine. Uno in panchina, l’altro probabilmente di nuovo in campo. Gian Piero Ventura torna al Bentegodi, sponda Chievo, «dove lo hanno trattato malissimo”. Lo disse Sofian Kiyine a Dazn usando addirittura una parola molto più colorita, intervistato nell’intervallo della gara di andata. Il nazionale marocchino, pure lui un ex, decise di dedicare al proprio allenatore il gol realizzato un girone fa allo stadio Arechi (la Salernitana pareggiò 1-1). Kiyine, pronto a ritornare nell’undici base lunedì sera, e Ventura, che gli ha dato riposo contro il Trapani salvo inserirlo nella ripresa, condivisero uno spezzone  dell’esperienza al Chievo, durata per l’ex commissario tecnico della Nazionale quattro partite tra ottobre e novembre 2018, con il bilancio di tre sconfitte e un pareggio.

Per Kiyine, invece, 23 presenze in Serie A, utilizzato e apprezzato anche da Ventura che ebbe modo di vederlo all’opera, prima di richiederlo fortemente e riabbracciarlo in maglia granata. Gian Piero Ventura e il Chievo: un matrimonio mai sbocciato, anzi finito dopo poche partite. Mister libidine voleva rigenerarsi in Serie A dopo l’esperienza traumatica con la Nazionale, ma in Veneto la scintilla non è mai scoccata. Dopo il pareggio casalingo con il Bologna entrò nello spogliatoio comunicando alla squadra la propria decisione. Di quel gruppo faceva parte anche Jaroszynski che poi a fine stagione fu ceduto al Genoa per 4 milioni di euro. Seguirono giorni delicati, di accuse via social. L’accoglienza a Verona, adesso, sarà gelida. Migliore, forse, solo per Jallow, che fu scovato in patria proprio dalla società clivense, aggregato alla formazione primavera nel 2014. L’anno dopo, di ritorno dal prestito a Cittadella, Jallow con la maglia del Chievo assapora anche la gioia dell’esordio in Serie A il 28 agosto contro la Fiorentina.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta