VENTURA LANCIA LA VOLATA… PROMOZIONE

E’ arrivato in sala stampa con qualche minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Gian Piero Ventura ha parlato del match di stasera con il Trapani dopo aver chiacchierato con Cerci, spiegandogli l’ennesima esclusione. Il Trapani nel mirino. Lo spauracchio Castori. L’esperienza di… Ventura. Il campionato entra nel vivo, la classifica si comincia a delineare, le squadre di vertice hanno ripreso a volare e la Salernitana ha l’obbligo di battere i siciliani per rimanere incollata alle zone nobili della graduatoria. Stasera, i granata ospitano la formazione di Castori invischiata nei bassifondi della graduatoria. Sulla carta un impegno abbordabile per Migliorini e compagni. I siciliani sono penultimi in classifica, incassano gol a grappoli ed hanno il quarto attacco più sterile del torneo cadetto. Ma sono anche alla classica partita da ultima spiaggia. E, cosa di non poco conto, sono allenati da una vecchia volpe come Fabrizio Castori, ex di turno che all’Arechi – da avversario – ha sempre lasciato il segno, portando a casa exploit mortificanti e/o punti pesanti. Sarà anche per questo che Ventura non si fida ha messo in allerta tutto l’ambiente e sta provando a tenere alto il livello di allerta. Per provare a fare bottino pieno anche contro il Trapani, Ventura conferma per 10/11esimi la squadra che ha impattato domenica scorsa al Ciro Vigorito di Benevento contro la corazzata-capolista. Uguale anche il modulo (3-5-2). Unica eccezione l’inserimento di Cicerelli dal primo minuto al posto di Sofian Kiyine. Una scelta tecnica dettata dal momento “no” di Kiyine (che resta il miglior realizzatore della squadra con setter reti al pari di Djuric) che dovrebbe subentrare a partita in corso. Per il resto formazione tipo con il trio Aya, Migliorini e Jaroszynski davanti a Micai in difesa. Nella zona nevralgica, invece, Lombardi e Cicerelli saranno gli esterni con Akpa Akpro, Dziczek e Maistro a chiudere la cerniera del centrocampo e la coppia Djuric Gondo in avanti.

 

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta