VERDE PUBBLICO. IL CODACONS CHIEDE AL PREFETTO DI COMMISSARIARE IL COMUNE DI SALERNO –

La situazione del verde pubblico in città è desolante, nonostante il Comune di Salerno abbia per legge l’obbligo di provvedere alla manutenzione. E’ ormai inadempiente nei confronti dei cittadini salernitani da troppo tempo, Salerno ormai è come una giungla. E’ un duro attacco quello che giunge dal Codacons che fa appello al Prefetto di Salerno di commissariare l’ente comunale di via Roma

La situazione è drammatica, si legge in una nota  migliaia di alberi non potati, erbacce di ogni specie ovunque e iniziano ad intravedersi sempre più blatte e topi.

L’Avv. Matteo Marchetti vice segretario nazionale del Codacons ha sottolineato di aver più volte  segnalato e denunciato nel corso degli anni anche alla procura la situazione sul verde pubblico a Salerno, adesso però il degrado ed il pericolo per i cittadini è cresciuto in maniera esponenziale, perché la procura non è mai intervenuta?

La nuova amministrazione comunale ha avuto un anno di tempo ma la situazione è peggiorata. Da qui la richiesta al Prefetto di Salerno di  commissariamento del comune. Non si può più aspettare, pensiamo solo a cosa può accadere in caso di fenomeni climatici ormai sempre più irruenti, prosegue l’avvocato Marchetti.  Ricordo che solo un anno fa un albero a via Vinciprova cadde dividendo la strada in due”.

“Il reato ipotizzato è il 328 c.p. che prevede che Il pubblico ufficiale
o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni, quindi se sono previste azioni od omissioni penalmente rilevanti e punibili perché queste non vengono contrastate sino ad arrivare alle giuste condanne? La nostra ultima speranza è il Prefetto al quale il Codacons chiede anche la convocazione del tavolo per la sicurezza pubblica che oramai a Salerno non esiste più”.

Autore dell'articolo: Barbara Albero