IL RISCATTO CONTRO UN VICENZA SPUNTATO

E’ inutile girarci intorno. Contro il Vicenza s’impone un immediato riscatto. Di gioco, in primis, di risultato di conseguenza. Di successo, magari, perché dopo 5 gare ufficiali la Salernitana di Sannino è ancora ferma al palo. Appena quattro pareggi (compresi i due di coppa Italia), una sconfitta – quella di sabato scorso a Novara – e nessun successo all’attivo. E se è vero come è vero che i granata hanno ricevuto in dote un avvio in salita affrontando in rapida successione Spezia, Verona e Novara appunto, adesso il calendario riserva a Rosina e compagni un avversario almeno abbordabile. Sia ben chiaro, tutti concordi e consapevoli che non esistono partite facili, in nessun campionato, neppure quello famigerato dei “bar” che spesso viene chiamato in causa ad ogni occasione, ma è chiaro che il Vicenza ha uno spessore ben diverso dei primi tre ostacoli affrontati dalla Salernitana. Con buona pace di Sannino, i numeri sono eloquenti. Da una parte e dall’atra. Guai a guardare adesso la classifica, sia ben chiaro, sarebbe esercizio affrettato e pericoloso. Ma è chiaro che dopo 270’ qualcosa comunque emerge.

I veneti hanno avuto una partenza ad handicap e la casella degli “zero” abbonda. Un solo punto in classifica, zero vittorie all’attivo, zero gol realizzati e ben 5 al passivo. La truppa di Lerda ha perso le prime due contro il Carpi di Castori all’esordio casalingo al Menti, prendendo tre ceffoni in pieno volto nella trasferta di Ferrara contro la Spal. Unico punto conquistato dai biancorossi la settimana scorsa nel pareggio a reti inviolate contro la corazzata Bari. A fare due conti il calendario ha riservato a Salernitana e Vicenza impegni ed ostacoli tortuosi in avvio. Venerdì le due squadre si troveranno di fronte, ma i granata avranno il vantaggio del fattore campo e – magari – la rabbia in corpo della cocente sconfitta patita al Piola di Novara. E poi c’è il curioso dato dei reparti a confronto. Da una parte l’attacco del Vicenza, ancora a digiuno di gol dopo ben tre partite di campionato. Si tratta dell’unica squadra in serie B ancora ferma al palo alla voce gol all’attivo. Dall’altro la difesa della Salernitana: che ha sempre subito gol nei tre turni di campionato giocati fino ad oggi. A La Spezia fu Nenè a bucare la retroguardia granata, contro il Verona all’Arechi è toccato a Ganz, mentre domenica scorsa in terra piemontese il lucano Sansone ha vestito i panni del match winner per il Novara. Urge un’inversione di tendenza. L’occasione è certamente propizia a guardare i numeri. Sannino però non si fida e nei giorni scorsi ha concentrato le sue attenzioni proprio sulla tenuta difensiva. Bernardini e compagni sono stati messi sotto torchio: la squadra ha mostrato di soffrire sulle palle inattive e sulle ripartenze degli avversari.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta