ZECCHINO D’ORO ALL’ARECHI: SCHIACCIATI I RAMARRI

Da brutto anatroccolo a cigno incantevole. La Salernitana si scopre finalmente bella e vincente. Ma anche avvincente. Siamo in tema di festività natalizie e tra favole e canzoni di Natale non poteva mancare quella dedicata al ramarro che se ne torna a casa con 4 ceffoni in pieno volto. Le due doppiette di Djuric e Kiyine asfaltano il Pordenone che resta, è giusto dirlo, la seconda forza del campionato. Si chiude in bellezza l’anno solare all’Arechi, davanti ad oltre 7mila spettatori, molti dei quali hanno deciso solo all’ultimo di presenziare nel principe degli stadi nel giorno di S. Stefano. A tal punto che si sono registrate anche file ai botteghini. Favole di questi tempi, verrebbe da dire. Favole a lieto fine, viene da aggiungere se si guarda al risultato ed al gioco espresso dalla truppa di Ventura. Granata padroni assoluti del campo dall’inizio alla fine.

La Salernitana deve fare a meno proprio del suo allenatore per squalifica (al suo posto il vice Genovese ndA), ma non deroga dal consueto 3-5-2. Il solito canovaccio prevede la novità Cicerelli come quinto di sinistra con Lombardi confermatissimo a destra. I granata volano sulle fasce, dominano in mediana e pungono al primo affondo con l’ariete bosniaco per poi trovare la strada in discesa. Pronti via e la Salernitana è già avanti. Cicerelli mette il turbo, si accentra sulla sinistra e serve dalla parte opposta Lombardi che aggancia, guadagna il fondo e serve un traversone per la testa di Djuric che la sblocca (3’). Il vantaggio è soltanto l’antipasto di una scorpacciata. Di gol e di occasioni. Poco più tardi Kiyine centra il palo (10’) con una staffilata dal limite. Il Pordenone è alle corde, ma dimostra di non essere sul podio per caso: alla prima occasione Mazzocco (16’) ci prova di testa, ma Micai gli sbatte la porta in faccia. La Salernitana sfiora il raddoppio due volte con Akpa, prima che Gavazzi pareggi il conto dei legni alla mezzora. Nella ripresa, gli ospiti tentano un timido pressing, ma vengono freddati da una fucilata di Djuric (16’) che da quasi trenta metri di destro fa secco Di Gregorio. L’Arechi esulta e la Salernitana sale fino in cielo con due perle di Kiyine. Il talento marocchino prende palla nel cerchio del centrocampo ed arriva fino in porta prima di trafiggere Di Gregorio all’incrocio. Non è finita. L’ex Chievo mette il sigillo (43’) con un altro eurogol, trovando il jolly da fuori area con un destro a giro preciso e potente: gol, match, partita.

 

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta