24 MAGGIO: DICIASSETTE ANNI DOPO, SALERNO NON DIMENTICA –

E’ un giorno triste oggi: come accade ormai da quella tragica mattina di diciassette anni fa, Salerno si sveglia con un senso di dolore e vuoto per una tragedia che non ha spiegazioni e che lascia sgomenti. Senza parole ma con tanta rabbia e tante lacrime. Il ricordo di quel treno che si trasformò in una trappola mortale per Ciro, Simone, Enzo e Peppe brucia l’anima, che si strugge e non trova pace davanti ad una domanda: come e perchè quella tragedia non venne in qualche modo evitata? Oggi come allora ci si interroga, perchè quattro vite sono state un prezzo troppo alto che Salerno ha pagato per una partita di calcio. Le risposte, però, non sono mai del tutto convincenti per il semplice motivo che davanti a quattro giovani vite spezzate una risposta vera non c’è. Diciassette anni dopo, resta il dolore ed un silenzio che grida e fa rumore. Restano le foto di quattro ragazzi, giovani e sorridenti verso la vita che poteva e doveva dare loro molto di più. La Salernitana, i suoi tifosi, le famiglie colpite così duramente da quella tragedia si stringono nel ricordo di quel giorno in cui quel treno finì la sua corsa tra le fiamme. Che neanche un mare di lacrime potrà mai spegnere del tutto.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto