Lo sport a Salerno cerca casa. L’attività sportiva in città è da sempre costretta in spazi ridotti, quasi sempre insufficienti e poco ospitali. Le palestre degli istituti scolastici sono la valvola di sfogo per consentire a tante società di svolgere la propria attività e far sì che tanti giovani, il più delle volte bambini, possano praticare sport. Il problema dell’impiantistica sportiva è spesso stato sottovalutato dagli amministratori. Se si pensa che solo pochi anni fa è stata coperta la Piscina Vitale a Torrione, dove per anni le squadre di punta della pallanuoto salernitana hanno giocato all’aperto anche d’inverno, si ha l’idea di quanto poco centrale sia stato lo sport nella politica della nostra città al punto che l’ultimo assessore al ramo è stato Roberto Breda, oramai qualche anno fa. E dire che Salerno ha espresso in molti sport delle vere e proprie eccellenze, società che hanno disputato campionati nazionali di primissimo livello ed anche le coppe europee pur dovendo fare i conti con una carenza di strutture o comunque con una certa inadeguatezza delle stesse rispetto alle loro esigenze. Il grande assente dello sport salernitano è il Palazzetto, una struttura in grado di ospitare un buon numero di spettatori così da essere potenziale scenario per eventi di primo piano ma anche sede di realtà sportive di alto livello. Lo scheletro della struttura che sorge nei pressi dello stadio Arechi è una sorta di fantasma in cerca di un corpo e di un’anima. Poco tempo fa, è stato presentato un progetto di finanza che prevede l’ingresso di privati al fine di favorire la conclusione dei lavori e la nascita di un polo sportivo in grado di dare impulso al movimento sportivo cittadino, veicolando per Salerno realtà ed eventi di rilievo nazionale ed internazionale. In attesa che i privati si facciano vivi, resta sullo sfondo una domanda: perchè l’amministrazione cittadina è sempre stata piuttosto distante dallo sport? E’ vero che in diverse zone della città hanno visto la luce palestre o campetti di calcio, ma la sensazione è che manchi un’idea guida, una visione di insieme in cui trovino cittadinanza strutture destinate all’uso degli abitanti della zona ed altre in grado di ospitare un’attività di élite. Pochi impianti e nemmeno tanto funzionali e moderni: così Salerno sta arretrando nel panorama nazionale con l’estinzione di varie società o il ridimensionamento di molte di esse. Il basket femminile vivacchia, quello maschile è praticamente scomparso dai radar. L’hockey pista, altro sport dalla gloriosa tradizione, ha da anni ridimensionato i suoi obiettivi. L’occasione per rilanciare lo sport in città potrebbe arrivare dalle Universiadi che la Campania ospiterà nel 2019. Marina d’Arechi e lo stadio Arechi saranno campi di gara, ma c’è anche un progetto ambizioso ed affascinante allo studio: trasformare il pattinodromo di Torrione in un campo centrale che possa ospitare il tennis. Infine una domanda: cosa sarà della Palestra Senatore, ubicata nel ventre dello stadio Vestuti?
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