AEROPORTO: SI ALLA PISTA, NO ALLA PASSERELLA

Ricorda l’impegno congiunto della deputazione salernitana che ha consentito di far prorogare al 31 dicembre 2019 la scadenza dei requisiti di cantierabilità per i lavori di allungamento della pista, il parlamentare salernitano  Gigi Casciello, di Forza italia al quale oggi abbiamo chiesto un commento in merito alla nuova mobilitazione che vede in prima fila gli operatori economici della provincia di salerno per smuovere la fase di stallo registrata sull’aeroporto.  Casciello, che ricorda di aver scritto più di trent’anni fa il suo primo articolo proprio sull’infrastruttura considerata strategica dagli operatori che hanno sottoscritto una petizione per chiedere al governo di fare in fretta, non ha risparmiato critiche sull’uso della pista attuale come passerella politica in riferimento alla  visita del candidato alle primarie del Pd Maurizio Martina, come se il partito di provenienza non avesse avuto fino ad oggi alcune ruolo di responsabilità utile ad accelerare il processo di sviluppo dell’aeroporto di salerno. Il suo commento si aggiunge alle critiche  analoghe che su questo aspetto erano state messo anche dal senatore Antonio Iannone e dal consigliere provinciale Dante Santoro, mentre al momento non si registrano risposte da parte del movimento cinque stelle. “La vicenda aeroporto va inserita in una grande strategia di rilancio del territorio, che faccia perno su risorse naturali, ambientali, paesaggistiche, sulla filiera della tipicità e che guardi ai flussi turistici e alla nuova economia degli spostamenti come a una straordinaria opportunità. Ma non sarà solo lo scalo a fare da sé il rilancio”. E’ necessario un progetto complessivo per il deputato Federico Conte. “Mi batto da alcuni mesi, in Parlamento, con ordini del giorno ed emendamenti, per la nascita di un Parco degli appennini meridionali e per il riconoscimento a questa dorsale di strumenti di vantaggio come la Zona economica speciale e una no tax area per investimenti e redditi bassi. Fermare lo spopolamento, tutelare il territorio, rendere convenienti gli insediamenti produttivi, proteggere le tipicità: se c’è una strategia complessiva, con investimenti adeguati, l’aeroporto diventa uno strumento indispensabile. Senza un disegno si riduce il suo potenziale e rischia di diventare non una infrastruttura al servizio del territorio ma un mezzo con cui il territorio viene usato per fini speculativi.”

E’ chiaro che la  mobilitazione mondo economico non è passata inosservata. L’adesione al loro sos è stata massiccia ed ora si spera che davvero sia la volta buona per convincere Gesac a sottoscrivere la convenzione.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro