ANASTASIO: “SICA SE NE DEVE ANDARE” –

E’ Antonio Anastasio, eletto nella lista di Fratelli d’Italia ma poi passato alla lista di centrosinistra “Davvero centro”, per la quale si era candidato anche al Consiglio provinciale, il consigliere comunale di Pontecagnano-Faiano arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Perseo”, iniziata nel dicembre 2015 dai Carabinieri della compagnia di Battipaglia. Nell’ambito dell’operazione sono state raggiunte da misure restrittive 16 persone (14 in carcere, una ai domiciliari ed una destinataria di interdizione ad assumere incarichi direttivi per 12 mesi). Tra loro i reggenti, referenti di zona ed affiliati del clan camorristico Pecoraro-Renna. Proprio ad alcuni di questi – secondo quanto emerso dalle indagini – si era rivolto Anastasio per far minacciare, più volte, un consigliere di maggioranza, Luigi Bellino (“Moderati – Durantes Vincunt”), che, però, non si è lasciato intimorire ma ha denunciato i malviventi. Il consigliere arrestato, mediante pressioni e minacce da parte di alcuni uomini del clan, voleva costringere Bellino a non partecipare a una riunione del consiglio comunale, decisiva per l’approvazione del bilancio, con l’obiettivo di determinare lo scioglimento del Consiglio. Anastasio deve rispondere di violenza privata e attentato contro i diritti politici del cittadino con le modalità tipiche delle associazioni mafiose.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro