BABY IN RITIRO CON BOLLINI. DE SANTIS ALL’UNDER 15

Costretta ad attingere al serbatoio dei baby. La Salernitana partirà per il ritiro chiedendo una grossa mano alla Primavera del nuovo tecnico Alberto Mariani. Saranno almeno cinque i granatini che partiranno sabato prossimo per il ritiro di Roccaporena. Ad oggi, infatti, sono appena 14 i senior potenzialmente convocabili. Questo perché nelle prossime ore potrebbero esserci delle novità anche in uscita, vedi Alfredo Donnarumma. Ma non solo. Nell’elenco figurano anche i vari Schiavi, Zito, Della Rocca e Joao Silva che vanno considerati come possibili partenti. A completare, poi, l’attuale rosa ci sono Rosti, Vitale, Bernardini, Tuia, Perico, Mantovani, Odjer, Rosina e Sprocati. Logica la preoccupazione della piazza. A guardare al recente passato, tuttavia, pare quasi un’abitudine. Negli ultimi due anni l’andazzo è stato questo. Ma quest’anno c’è comunque maggiore preoccupazione. Nel 2015, in occasione del ritiro di Cascia, furono 20 i convocati di mister Torrente, un elenco che comprendeva qualche giovane ed appena 9 calciatori che avrebbero poi disputato il primo campionato di B. Identico scenario anche dodici mesi più tardi: altri 20 calciatori convocati (tra questi pure Bacinovic) ai quali furono aggiunti quattro giovani della Primavera. Di questo gruppo in 11 hanno poi disputato il torneo cadetto con Sannino prima e Bollini dopo sulla tolda della nave.

Anche quest’anno, dunque, la Salernitana chiederà aiuto alle giovanili granata. Il supervisore del vivaio, Adriano Ciardullo, ha colmato anche l’ultimo tassello mancante dello staff tecnico dei baby. Alla guida dell’under 15, infatti, ci sarà Ernesto De Santis. Il vice di Ciro De Cesare lo scorso anno nell’under 17 è stato promosso alla guida dell’unica squadra che ha regalato lo scorso anno una gioia ai granata, raggiungendo i quarti di finale play off con Landi in panchina. Per De cesare, invece, si profila un futuro lontano da Salerno, ma comunque con il granata dentro. Il Toro di Mariconda è in predicato di guidare l’Agropoli nel caso in cui si confermi la partnership con l’ippocampo. Viceversa se dovesse essere l’Avellino a stringere un’alleanza con i delfini – vista anche l’amicizia del patron irpino Taccone con il presidente dell’Agropoli Cerruti – De Cesare sarebbe tagliato fuori.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta