COVID, STADI, DIRITTI TV: TRE FRONTI CALDI

E’ già l’autunno più caldo mai vissuto dal calcio italiano. L’emergenza covid resta il problema principale, ma in Lega si discute anche di diritti tv. Ieri, la Lega A ha votato a favore del fondo inglese Cvc, ma non tutti sono stati d’accordo. Claudio Lotito capeggiava il fronte degli scettici, per non dire degli oppositori, ma la Lazio e gli altri quattro club, Napoli compreso, che si sono astenuti sono finiti in minoranza. Il sistema calcio in Italia, e non solo, è quasi al collasso e la partita dei diritti tv in tempi di covid assume una importanza ancora maggiore. Ovviamente, il risultato di ieri è frutto solo di una sorta di primo tempo perchè, tanto per chiarire, la Lega B è già sul piede di guerra, pronta a far valere le sue ragioni anche alla luce del mancato rispetto dei patti di separazione, per così dire, sanciti con la Lega A dieci anni fa. Soldi, manco a dirlo. La questione è tutta lì. Ora, dunque, Lotito potrebbe dare battaglia con Balata, presidente della Lega B, e gli altri club cadetti pronti a seguirlo e rientrare così da una sorta di porta di servizio nella contesa per i diritti tv. Sullo sfondo, più che mai spettatori, restano i tifosi che potranno tornare in piccole dosi allo stadio ma che dovranno continuare, per lo più, a fruire dello spettacolo calcistico da casa. Anche la Salernitana si è attivata per favorire l’ingresso di mille spettatori per la gara col Pisa, nel rispetto di quanto prevede l’ultimo Dpcm. Allo stadio sì, ma per partite spesso a rischio. Il nuovo regolamento della Lega B prevede che solo una volta nel corso del campionato, e nel caso in cui ci siano almeno otto positivi, una squadra possa ottenere il rinvio della partita. Nel caso in cui ci siano almeno tredici calciatori disponibili (compreso un portiere), le gare andranno disputate. Previsto lo 0-3 a tavolino, nel caso in cui una squadra non fosse in grado di scendere in campo. Risultati e classifiche, dunque, saranno determinati anche dall’esito dei tamponi.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto