CRISI SALERNITANA: TUTTI SOTTO ESAME

La notte porta consiglio. E l’ennesimo incubo di sabato sera all’Arechi potrebbe portare decisioni importanti. Prima i telefoni bollenti, poi ragionamenti ad oltranza e a distanza. Oggi possibile faccia a faccia tra Fabiani e la squadra. Ieri l’incontro de visu con Lotito. Uscito dallo spogliatoio dopo aver strigliato la squadra, il co-patron ha guardato l’orologio e alle ore 20.30 ha proposto ai collaboratori stretti di andare a cena «ma fuori – ha detto – non qui», perché la contestazione di una parte della torcida era sull’uscio e motivi di opportunità hanno spinto il co-patron a spostarsi altrove.

Contatti anche con il socio e cognato Mezzaroma, con il ds. Chi è dietro la scrivania presenta adesso il conto alla Salernitana che scende in campo e in funzione del mercato che è agli sgoccioli aspetta risposte urgenti anche dalla parte tecnica in funzione di scelte e rinunce, perché siamo davanti ad una metamorfosi, ad un cambiamento repentino non solo del risultato ma anche dell’atteggiamento, dal Palermo al Lecce. Lotito ha chiesto spiegazioni dell’involuzione della Salernitana. Ieri, il giorno dopo la sconfitta maturata allo stadio Arechi, è venuto fuori uno scenario – già evidente sabato sera in sala stampa – di insoddisfazione ma anche da “osservati speciali”.

I vertici granata analizzano un dato oggettivo: metamorfosi della Salernitana che fa bene 40′ col Pescara e perde; la Salernitana farfalla a Palermo e poi bruco con il Lecce. Riflettono sugli errori tecnici individuali ed anche sui guai fisici di Akpa Akpro, perché già una parziale, mezza diagnosi è venuta fuori ed insieme al riacutizzarsi per ricaduta alla caviglia ci sarebbe anche un fastidio alla tibia da valutare. Casasola è stato “eroe” di Palermo, non è stato riproposto nella sfida al Lecce. Castiglia non è un intoccabile ma l’operazione che lo portò a Salerno ebbe comunque un costo.

 

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta