DEHORS A SALERNO, COME CAMBIANO I LOCALI –

Passa il regolamento sui dehors, anche in virtù di alcune modifiche apportate in commissione dopo i mal di pancia diffusi registrati in occasione della prima stesura, si ritirano le varianti urbanistiche aventi ad oggetto la ex Vitologatti e la Fraies di Matierno. Tutto secondo copione nella sostanza in quanto, che si fosse deciso per il ritiro delle due varianti, lo si era capito già nei giorni scorsi atteso il malumore anche di parte della maggioranza. Sulla forma, però, c’è molto da dire e da raccontare in quanto l’atteggiamento mantenuto in Consiglio da alcuni pezzi della maggioranza ha lasciato l’amato in bocca al sindaco Napoli, costretto, ad un certo punto, a cercare una mediazione nei corridoi di palazzo di città visto che la situazione stava sfuggendo di mano. Nello specifico, allora, per quanto riguarda l’annosa vicenda dehors, ovvero la regolamentazione delle strutture esterne ai locali su suolo comunale, il provvedimento adottato in commissione è passato in Consiglio con 23 voti favorevoli, un astenuto (santoro), e tre voti contrari, quello di Giampaolo lambiase, dell’opposizione, e due consiglieri di maggioranza Naddeo e gallo, autentiche spine nel fianco della giunta guidata da Napoli. Il regolamento distingue tra due tipologie di suolo pubblico, la prima consiste in tavolini, sedie ombrelloni e frangivento fino ad un’altezza di un metro e 60 cm. Chi opterà per questo tipo di arredo urbano avrà la possibilità di sbrigare la pratica in 30 giorni garantendosi uno sgravio sulla tosap fino al 50% La seconda tipologia riguarda strutture semichiuse: pedana e frangivento fino ad un’altezza di 2 metri e 20 cm. Per tale tipo di intervento, abbastanza invasivo, sarà necessario un permesso a costruire e la data della concessione sarà annuale. Ritirate, invece, come detto le due varianti urbanistiche riguardanti la ex Vitologatti e la ditta Fraies. Da una parte si voleva costruire un palazzo nella zona dove una volta i salernitani, facevano rifornimento d’acqua o acquistavano il prodotto già imbottigliato, l’altra variante invece aveva ad oggetto l’ampliamento volumetrico e la relativa trasformazione di un capannone industriale nella zona di Matierno. Provvedimenti ritirati, se ne riparlerà in seguito quando le acque, è proprio il caso di dire, forse, saranno più serene.

Autore dell'articolo: Marcello Festa