DON LUIGI, UN FIORE VOLATO IN CIELO –

Se n’è andato proprio nel giorno di San Matteo. Don Luigi Zoccola ha spento la luce questa mattina dopo essere stato ricoverato d’urgenza all’Ospedale San Leonardo di Salerno la notte scorsa per alcune complicazioni respiratore. Un edema polmonare lo ha portato via alle prime luci dell’alba. Don Luigi è stato il parroco della gente. Per quarant’anni ha operato con amore a Salerno, sua città adottiva dove ha visto crescere generazioni e generazioni di fedeli nelle chiese di San Giovanni e di San Felice in Felline a Sala Abbagnano. Negli ultimi anni era stato spostato proprio alla chiesetta del Ruggi di Salerno come cappellano all’ospedale. Don Luigi, aveva compiuto 70 anni il 18 gennaio scorso. Indimenticabili i suoi sermoni, le parole piene d’amore, la gioia per la vita, le opere di carità fatte con enorme discrezione. Impossibile cancellare la sua passione per il calcio che spesso usava come metafora nei suoi esclusivissimi interventi dopo la lettura del Vangelo la domenica. Prima del pranzo e della partita. Nel cuore di Don Luigi c’era lo sport, il calcio. La Salernitana ed il D.Z. Picenia, il club del suo paese d’origine, San Cipriano Picentino, di cui era presidente e fondatore.

Don Luigi ha lottato contro un brutto male per tanti anni. E ne era uscito. Provato, ma vincente. Lo ha fatto in silenzio, continuando la sua opera per i più deboli, per i dimenticati, per chiunque ne aveva bisogno.

Un prete nuovo, nonostante la carta d’identità sembrava dicesse il contrario. Solo quella. Don Luigi è stato un antesignano. Un precursore di quella che è stata una sorta di riforma della Chiesa, anticipando spesso il Vaticano nel suo lento processo di riavvicinarsi alla gente, ai fedeli, alle persone. E lo ha fatto come sempre in punta di piedi. Senza clamori. Un prete della gente che operava per la gente.

La salma è rimasta nella camera mortuaria dell’ospedale fino a mezzogiorno di stamani, poi il feretro è passato da San Giovanni, la casa di Don Luigi per quarant’anni, dove ad accoglierlo c’erano tanti suoi fedeli per l’ultimo saluto.

Il corteo funebre ha proseguito poi per San Cipriano Picentino dove si terranno domani alle ore 16 le esequie nella chiesa di Pezzano.

Don Luigi se n’è andato. I tantissimi fedeli, e non solo loro, che lo hanno conosciuto difficilmente potranno dimenticarlo. Tra i suoi tanti slogan riecheggia quel “gesto gentile, come un fiore che non appassisce”. Come il ricordo di Don Luigi. Il prete della gente.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta