EDERSON KO, POSSIBILI NUOVE SOLUZIONI

Il brasiliano Ederson non sarà disponibile per la gara di domenica a Torino come anche Veseli. In difesa dovrebbe tornare Mazzocchi tra gli arruolabili mentre in mediana sperano di mettere minuti nelle gambe sia Mamadou Coulibaly sia Bohinen. La gara in casa della Juventus sarà caratterizzata dalla presenza di tanti tifosi granata, per quanto ovviamente consentirà la capienza del settore ospiti. Circa 800 i posti disponibili a cui vanno aggiunti altrettanti biglietti acquistati nelle prime ore di prevendita per altri settori dell’Allianz. In tutto saranno intorno ai 1600 i supporters granata. Sarà una gara da affrontare con la massima determinazione e chissà che non possa essere l’occasione non per degli esperimenti (non siamo nella fase della stagione ideale per farli), ma per mischiare un po’ le carte provando qualche soluzione ancora non adottata in partita e, magari, provata in allenamento. Dopo il mercato di gennaio, la Salernitana ha adottato stabilmente il 4-4-2 come modulo di base, ma sugli esterni, visto che Perotti e Ribery non hanno più lo spunto degli anni ruggenti, sono stati spesso utilizzati Kastanos e Verdi. Il cipriota si adatta, l’ex Bologna è più abituato ma non ha la condizione ideale, reduce com’era da lunghi mesi trascorsi più in panca che in campo. E’ stato utilizzato da esterno anche Mousset, che è più che altro un attaccante portato a tagliare ma non è aduso alla fase difensiva. Insomma, per giocare col 4-4-2, servirebbero esterni di centrocampo puri che la Salernitana non ha o, meglio, non ha pronti all’uso e in grado di reggere novanta minuti, assicurando proposta offensiva e copertura. Con Kastanos e Verdi larghi, Colantuono prima e Nicola poi, hanno provato ad assicurarsi qualità nel possesso palla e capacità di stringere il campo per accentrarsi e cercare il tiro o il passaggio filtrante. La fase di copertura, però, non sempre è stata garantita e le difficoltà di Veseli contro Traorè, nel match col Sassuolo, sono state dovute anche a questo. Zortea è stato utilizzato sia da terzino sia da esterno di centrocampo ed ha offerto buone risposte, mentre tra i calciatori che potrebbero adattarsi sull’esterno c’è anche Mamadou Coulibaly che potrebbe ricominciare a prendere confidenza col campo proprio a Torino. In mezzo al campo, invece, Lassana Coulibaly cerca un partner vista l’assenza di Ederson. Radovanovic è il favorito, ma c’è anche il norvegese Bohinen che ha avuto fin qui poco spazio e che il diesse Sabatini ha presentato come un regista. Col 4-4-2, dunque, Nicola potrebbe schierare almeno un elemento più portato a fare fatica sulla fascia, come Zortea. Il tecnico, però, potrebbe anche provare altre soluzioni tattiche. Il 3-5-2 resta un abito abbastanza adatto alle caratteristiche della rosa granata. Gyomber e Dragusin, o Ranieri, potrebbero giocare ai lati di Fazio, che ha denotato ancora grossi limiti se chiamato a scappare all’indietro per rincorrere un avversario. Mazzocchi e Ruggeri potrebbero fungere da esterni. In mezzo al campo Radovanovic potrebbe essere il perno centrale, magari con Lassana Coulibaly e Kastanos a fare da intermedi. In avanti spazio a due tra Bonazzoli, Verdi e Djuric. Possibile anche l’opzione con un trio offensivo ed un centrocampo a 3, partendo dalla difesa a 4. Oppure, si potrebbe pensare anche ad un 3-4-3 con vari adattamenti che in corso d’opera potrebbero comprendere anche Perotti o Ribery. Prendere meno gol è una delle missioni che la Salernitana deve darsi se vuole provare a salvarsi. Anche perché, ad eccezione della gara con l’Inter, i granata hanno segnato almeno un gol in sei delle ultime sette partite giocate, senza mai vincere. Essere aggressivi e propositivi è sacrosanto e doveroso, ma la mentalità non si racchiude nei moduli e nei numeri. E’ vero che Sabatini non ha mai nascosto di non gradire la difesa a tre, ma è pur vero che finora col 4-4-2 sono emerse difficoltà nel trovare il giusto bilanciamento tra fase offensiva e difensiva. Di sicuro, qualcosa da rivedere c’è. Anche perché non è detto che le partite si debbano vincere sempre 3 a 2. A volte, potrebbe bastare anche il minimo sforzo. Nicola starà sicuramente valutando anche questo aspetto.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto