IMPRESE E DIGITALE, E’ RECORD A SALERNO GRAZIE A PIDMED –

Sono trascorsi oltre tre anni dall’avvio del Piano nazionale impresa 4.0, che ha coinvolto il sistema camerale con la creazione dei Punti Impresa Digitale, nati per affiancare e accompagnare soprattutto le piccole imprese di tutti i settori nel processo di innovazione, ed è possibile tracciare un primo bilancio delle attività realizzate, dei risultati conseguiti e dare uno sguardo ai progetti che la Camera di Commercio di Salerno ha in programma sul tema della trasformazione digitale delle imprese salernitane. La partnership che la Camera di Commercio di Salerno ha realizzato con l’Università Federico II di Napoli, attraverso il progetto PidMed (Punto Impresa Digitale Mediterraneo), si è rivelata un fattore decisivo, perché ha consentito di trasferire alle imprese coinvolte le competenze esistenti nell’ateneo, grazie a un percorso, in prima battuta di tipo informativo, poi formativo e in molti casi applicativo.Le attività del gruppo di lavoro PIDMed hanno consentito di contattare migliaia di imprese, grazie a una capillare attività di comunicazione e alfabetizzazione, svolta quotidianamente dalla redazione di digital promoter, mediante lo sportello virtuale dedicato www.pidmed.eu, i canali social, i siti web e i media partner.Le misure finanziarie a supporto alla trasformazione digitale delle imprese, messe in campo dalla Camera di Commercio di Salerno sotto forma di voucher, sono state utilizzate da 423 imprese della provincia. Tra queste ben 255 sono rientrate nella progettualità PIDMed. Sono state 489 le imprese che hanno usufruito degli strumenti per misurazione la propria maturità digitale mentre 469 hanno effettuato il bilancio delle competenze digitali.
Infine, sono state 140 le azioni di orientamento verso il competence center e altre strutture di ricerca: rilevazione e analisi del fabbisogno “digitale” dell’impresa da parte del gruppo PidMed e avvio verso il team di ricerca e sviluppo per la messa a punto della soluzione.
Il sistema informativo Excelsior, l’indagine continua del sistema camerale sui fabbisogni occupazionali e formativi delle imprese del settore privato di industria e servizi, consente di rilevare le trasformazioni digitali avvenute recentemente nelle imprese salernitane e della Campania. Dai dati emerge che nel 2021, il 67,4% delle imprese della provincia di Salerno ha dichiarato di avere investito nella trasformazione digitale, a fronte del 63,1% nel periodo 2016-2020.
“Le imprese salernitane hanno dimostrato un livello altissimo di resilienza nell’affrontare l’emergenza sanitaria da Covid-19 – dichiara il presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete – introducendo cambiamenti in ambito organizzativo e investendo in diversi aspetti della trasformazione digitale. Il ruolo dell’Ente camerale è stato quello di creare un gruppo di consulenza misto, formato da operatori del sistema camerale e di ricercatori esperti, coordinati dal prof. Alex Giordano, che ha fatto da supporto per misurare la maturità digitale delle imprese, capire le reali esigenze delle stesse e veicolarle verso gruppi di ricerca appropriati e, soprattutto, verso i giusti investimenti. I risultati esposti questa mattina sono entusiasmanti, ed è volontà della CCIAA di Salerno continuare a investire nella trasformazione digitale delle imprese, con particolare riguardo alle dinamiche della trasformazione ecologica e della sostenibilità. In tal senso, l’inserimento del sistema camerale nella governance del PNRR darà ulteriore impulso alle strategie di creazione e crescita della cultura digitale e green nelle PMI”.“La proposta di introdurre tecnologie 4.0 in un territorio caratterizzato da oltre il 90% da micro imprese – dichiara il direttore scientifico del progetto PIDMed Alex Giordano – è passata attraverso la mediazione di uno staff di persone fantastiche, adeguatamente formate, che hanno incontrato gli imprenditori presso le loro aziende, hanno ascoltato le loro storie e hanno fatto da ponte tra le soluzioni mappate presso i centri di ricerca coinvolti e le criticità evidenziate in modo autonomo dagli imprenditori. Su queste criticità specifiche, sono state co-progettate le soluzioni accolte dalle imprese, proponendo soluzioni semplici, come le tecnologie open source e sistemi (meno costosi) di retrofitting (misure adottate per consentire l’installazione di parti nuove o aggiornate su macchinari vecchi o obsoleti). Secondo noi è fondamentale che le attività di ricerca e azione passino da processi di conoscenza delle realtà alle quali si rivolgono, per definire idee e soluzioni che verifichino la loro utilità ed efficacia alla prova dei fatti”.
Da oggi è attivo lo sportello virtuale per la digitalizzazione delle imprese, raggiungibile all’indirizzo www.pidmed.eu.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto