INCIDENTE SUL LAVORO A FOSSO IMPERATORE: L’IRA DELLA CISAL

L’incidente sul lavoro avvenuto nell’area industriale di Fosso Imperatore, a Nocera Inferiore, conferma, per l’ennesima volta, quanto la provincia di Salerno, e in generale il Paese Italia, siano arretrate sulle relazioni sindacali. Imprenditoria e politica sono moralmente colpevoli di quanto accaduto all’operaio di Nocera Superiore. Sin da ora mi dico disponibile, se la famiglia dello sfortunato lavoratore lo vorrà, a costituirmi parte civile nel processo che si terrà sulla vicenda. In queste ore è imbarazzante il silenzio delle altre sigle sindacali. Forse in quella fabbrica non ci sono tessere da difendere”. Luigi Vicinanza, sindacalista della Cisal Salerno, non usa mezzi termini per commentare l’ennesimo dramma avvenuto a un lavoratore impegnato in una ditta nell’Agro nocerino sarnese. “Quell’uomo, a 62 anni, difficilmente riacquisirà la piena funzionalità delle mani. L’intervento al “Vecchio Pellegrini” di Napoli speriamo che riesca completamente. Di chi è ora la colpa? Sempre del fato? Sciocchezze. Lo ripeto: esistono solo cattivi imprenditori che pensano solo ai profitti. E’ assurdo che questo incidente sia accaduto nel primo giorno di lavoro di questo operaio. E’ sintomatico di quanto le aziende investano in sicurezza”.

Vicinanza adesso si augura che l’inchiesta aperta dalla Procura di Nocera Inferiore accerti le responsabilità di quanto accaduto. “Gli indagati è giusto che possano difendersi, ma chi ha sbagliato deve pagare in modo certo e in tempi brevi. Nelle nostre aziende la sicurezza resta un optional. Chi è delegato a responsabile dei luoghi di lavoro molte volte non sa nemmeno di che cosa si sta parlando”.

Infine, la solita provocazione. “Un episodio del genere è accaduto lo scorso mese di luglio a Scafati. In questa campagna elettorale il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è stato snobbato. Lo Stato favorisce la non apertura di rapporti sindacali nelle piccole aziende, mentre invece in Paesi come la Germania non lavori se non sei rappresentato dalle parti sociali. Gli Enti non devono più affidare appalti a ditte che non hanno un rappresentante sindacale al loro interno. L’incidente avvenuto nell’area industriale di Fosso Imperatore spero che non sia l’ennesimo caso che finirà nel dimenticatoio. Lo Stato deve obbligare un lavoratore, impegnato in qualsiasi attività subordinata, ad avere la certificazione di adesione a un’organizzazione sindacale. La tutela dei più deboli non va fatta solo a parole. Spero che dal 5 marzo il nuovo Governo italiano si impegni su questo fronte”.

 

 

Autore dell'articolo: Marcello Festa