JALLOW-GANNETTI, GEMELLI DIVERSI NEL SEGNO DEL GOL

Se il buongiorno si vede dal mattino, l’alba del tandem offensivo granata lascia ben sperare per quel che resta del… giorno. Alla prima apparizione in B Lamin Jallow e Niccolò Giannetti hanno conquistato subito applausi e consensi. I novemila dell’Arechi si sono alzati in piedi per omaggiare la nuova coppia gol della Salernitana. E che gol. Nel caso dell’ex attaccante del Cagliari fatto di tecnica, di potenza e anche di quel fiuto da vero bomber che ormai mancava da tempo in casa granata. Una rete, quella del 3-1, che oltre a mettere i cassaforte la vittoria contro il Pescara, ha permesso al diretto interessato di diventare il primo (nuovo) attaccante dal 2015 a oggi in grado di segnare all’esordio nel torneo cadetto. Ma a dir la verità Giannetti ha fatto molto di più, proprio per non lasciare nulla al caso e per far capire ancora di più a tutti che con lui non si scherza. Prima la doppietta contro il Catanzaro in occasione del debutto ufficiale con la sua nuova maglia (Coppa Italia), dopodiché a distanza di due settimane ecco anche la rete nei novanta minuti di apertura del campionato di B. Tre gol e un vasto repertorio messo in mostra, fatto di acrobazie, killer instinct e forza fisica. Ma anche di qualche errore di troppo, sempre con il Pescara, a onor del vero. Inutile dire che si può sempre fare meglio. In passato in B, nel corso dell’era Lotito-Mezzaroma, nessuno è stato comunque così cinico in occasione degli esordi. Le uniche gioie, ma parziale, sono quelle legate a Bocalon (gol in Coppa Italia nel 2017 contro l’Alessandria) e Vuletich nel 2018 (gol segnato sempre in Coppa Italia ma questa volta al Rezzato).

Esattamente un anno fa, dopo i primi duecentosettanta minuti ufficiali, la stagione di Jallow non iniziò certo come quella attuale. Assente in Coppa Italia, alla prima in campionato si dovette invece accontentare di appena 26’ minuti in chiusura della gara con il Palermo. Troppo poco per poter pensare di iniziare subito alla grande la sua storia con la Salernitana, una storia che ha raccontato pochissimo fino a qualche mese fa. Poi, quasi all’improvviso, il cambio di rotta con l’arrivo prima di Menichini e poi di Ventura. Nel giro di qualche tempo, infatti, l’ex Chievo sembra essere diventato un altro attaccante, soltanto lontano parente di quello che per mesi non aveva mai convinto nessuno. Allenatori compresi. Ed invece ora ecco che c’è un’altra storia da raccontare. Sacrificio, qualità e cattiveria sotto porta (nel 2017-18 record personale con 11 gol segnati con la maglia del Cesena). Aspetti che spesso avevano condizionato, in negativo, il suo percorso di crescita. Ora, però, serviranno delle ulteriori prove per avere la certezza che la crescita di Jallow sia concreta e definitiva. Anche perché tra poche settimane tutto diventerà più scontato quando Alessio Cerci sarà pronto per una maglia da titolare. Già. Perché tra un po’ inizieranno i “piacevoli problemi” di abbondanza per il tecnico granata. Quel tipo di problemi che chiunque vorrebbe avere. Ma inevitabilmente in quel preciso momento dovranno essere prese delle scelte, come quelle che attualmente Ventura sta prendendo e che dovrà prendere anche sabato prossimo quando la Salernitana farà visita al Cosenza affidandosi nuovamente e ovviamente alla sua nuova coppia gol Jallow-Giannetti.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta