Una partita importante per tanti motivi. Dopo la sconfitta di Cittadella, la Salernitana deve reagire e dimostrare quel carattere che già in altre occasioni le è venuta in soccorso, permettendole di vincere pur non giocando benissimo grazie ad una innegabili capacità di soffrire. Inoltre, dopo aver perso in Veneto, i granata sono attesi da un altro esame in chiave playoff perchè il Brescia di Corini non nasconde le sue ambizioni ed ha un punto in più in classifica rispetto alla Salernitana. Per la sfida con le rondinelle Colantuono deve sciogliere ancora qualche dubbio di formazione. Se l’assetto tattico pare ormai stabilito, con il passaggio al 4-3-1-2, non è ancora deciso per intero l’undici di partenza. In mediana ed in attacco sono in corso valutazioni e ballottaggi. Out Di Gennaro, sempre più fuori dal progetto, Colantuono è tentato di affidare le chiavi del gioco ad Alessandro Rosina in una sorta di staffetta tra calciatori di qualità e talento che sarebbe interessante vedere anche insieme in campo. Chissà. Per ora, sta di certo che Di Gennaro non ci sarà mentre Rosina, tornato protagonista a Cittadella, scalda i motori e si candida per giocare dal primo minuto. Colantuono ci sta pensando, anche se non è sicuro della tenuta sulla distanza dell’ex di Bari e Torino. Per questo motivo, resta viva l’ipotesi Mazzarani mentre Castiglia dovrebbe giocare a centrocampo insieme a Di Tacchio ed Akpa. In mediana, però, non è da trascurare la candidatura di Odjer, forse il più portato a recuperare palla tra le mezze ali a disposizione di Colantuono. In attacco, invece, è lotta a due per una maglia. Bocalon sarà confermato dal primo minuto e proverà a cancellare la giornata negativa vissuta al Tombolato, mentre Jallow e Djuric si contenderanno l’altro posto disponibile. Il gambiano, finito in panca a Cittadella per una sorta di punizione, potrebbe avere una nuova chance per riconquistare la fiducia del tecnico ed allontanare le voci sempre più insistenti circa una sua partenza a gennaio. Di certo, a prescindere da chi andrà in campo, è lecito attendersi qualcosa in più dagli attaccanti, finora sterili e deludenti a dispetto degli squilli di tromba che in estate ne avevano accompagnato lo sbarco in granata. Cinque partite prima della sosta e del mercato saranno un banco di prova per tutti.
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