LA SALERNITANA DEVE ONORARE SAN MATTEO: DOMANI A TRAPANI SERVE IL RISCATTO

L’ultima volta fu una vera disfatta. Un anno fa, a Benevento, la Salernitana subì un mortificante cappotto dai sanniti al Vigorito proprio nel giorno dedicato a San Matteo. Quest’anno i granata scenderanno in campo il giorno dopo la sentitissima festa patronale, ma l’obiettivo non può che essere uno: onorare al meglio il Patrono e riscattare la figuraccia di dodici mesi fa. C’è sempre un derby di mezzo, in un certo senso, visto che anche la Salernitana di Ventura è appena passata sotto il giogo dei cugini sanniti, diventati ormai un tabù alla luce delle tre sconfitte di fila rimediate, ed ora a Trapani il riscatto è obbligatorio. Contro l’ultima della classe, affamata di punti e di rivalsa, sarà un test insidioso e probante per la squadra di Ventura, forse anche più del derby stesso. Contro una squadra in difficoltà e destinata, almeno sulla carta, ad un campionato di sofferenza, sarà fondamentale avere motivazioni e personalità, mostrare, insomma, quell’anima che Ventura ha già saputo toccare e plasmare. Ci vuole una Salernitana d’assalto nell’approccio, spregiudicata ma anche lucida nella lettura di una partita che sarà calda, caldissima e non solo perchè in Sicilia l’estate non ha certo abdicato all’autunno. Riscattare la sconfitta nel derby ed onorare il Santo Patrono, dando una gioia ai pochi tifosi che sono riusciti ad organizzare la complicatissima trasferta, ma più in generale ad una tifoseria che ha confermato la sua presenza e la sua vicinanza con gli oltre sedicimila paganti di lunedì sera, per nulla gratificati dai patron. Una tifoseria sempre più desiderosa di un salto di qualità e di un segnale di discontinuità col recente passato, che non accetta più in maniera passiva le solite manovre, le solite frasi di circostanza e che continua a subire insulti alla propria intelligenza ed alla propria passione da parte del direttore sportivo, Fabiani, l’ultima in ordine di tempo la conferenza stampa per l’addio, ancora oggi senza spiegazioni valide, al calcio di Calaiò e il vuoto nella lista over di cui una squadra già in emergenza ed incerottata non aveva bisogno, mentre avrebbe avuto bisogno di un acuto nel rush finale di mercato che non c’è stato. E’ la prima di tre gare in sette giorni ed il tecnico ligure ha sottolineato con un evidente rammarico l’impossibilità di poter varare un turnover degno di tal nome, ma è anche vero che un risultato positivo domani, a Trapani, potrebbe dare ad una squadra giovane ed ancora alla scoperta di se stessa la forza di superare qualsiasi difficoltà. Al resto, perchè no, potrebbe pensarci San Matteo…

Autore dell'articolo: Nicola Roberto