L’ARTE DEL RICICLO

Prima di poter parlare di riciclo, bisogna prima di tutto capire cosa si intende con rifiuto. La Treccani lo definisce come:

L’azione di scartare o di eliminare, e il fatto di venire scartato o eliminato, come inutile o inutilizzabile oppure dannoso, e quanto così si scarta o si elimina[…] materiali, prodotti, sostanze di rifiuto, di lavorazioni e produzioni varie […] provenienti dagli scarichi di abitazioni, officine e industrie;

Da questa definizione è possibile capire che un oggetto diventa rifiuto nell’istante in cui smette di svolgere correttamente il compito per cui è stato progettato, ma è possibile quindi trovare un task differente? Non necessariamente inerente al prodotto stesso?
Ognuno nel primo piccolo può decidere di fare scelta di vita che siano più o meno eco-sostenibili per esempio comprando determinati prodotti piuttosto che altri. Alcuni di essi, per la particolare conformazione che dispongo, possono essere riutilizzati in altro modo evitando così di buttarli tra i rifiuti. Su internet vi sono svariate idee su come riciclare un oggetto ed alcune di esse sono anche molto originali; per esempio nel caso di un vecchio jeans, qualora non si abbiano amici, fratelli o conoscenti a cui regalarli, si potrebbe pensare di creare una borsa, il materiale stesso dei jeans è robusto e con un po’ di cucitura si ottiene un prodotto che non ha nulla da invidiare alle altre borse. Un altro modo per riciclare consiste nel riutilizzare i contenitori di detersivi, acqua o altri liquidi per riempirli nuovamente in appositi distributori in alternativa all’acquisto di un nuovo flacone o bottiglia.

Purtroppo ci sono elementi che per la loro struttura e l’impiego di particolari tipi di materiale sono difficili da riciclare, come le pile o le  cartucce per stampanti. Quest’ultimi anche se difficili da smaltire, potrebbe essere ricaricati presso appositi negozi specializzati come avveniva a Bergamo nel 2012, tuttavia i negozianti ,accusati di concorrenza sleale nei confronti dei produttori di toner per stampanti, furono costretti a limitare le loro attività. Il cliente aveva un vantaggio economico a ricaricare le proprie cartucce invece di acquistarne di nuove presso i produttori e questo era anche un vantaggio dal punto di vista dell’ambiente. Le leggi sono cambiate ed ad oggi è possibile comprare cartucce per stampanti che possono essere ricaricate sia presso negozi specializzati che in modalità fai da te  nella propria abitazione. In futuro, forse, sarà tutto riciclabile con zero impatti sull’ambiente.

Autore dell'articolo: Redazione