NON ANCORA AL COMUNE DI SALERNO, MA SOTTO I PORTICI PER RIVENDICARE TRASPARENZA –

Un incontro conferenza con i giornalisti fissato a pochi passi da Palazzo di Città, che inevitabilmente si è spostato proprio dinanzi a Palazzo Guerra dove questa mattina ancora una volta c’erano in presidio pacifico i lavoratori delle cooperative sociali, che ignari di cosa sarà il loro futuro lavorativo dopo l’inchiesta chiedono e sperano di poter essere ricevuti dal sindaco Vincenzo Napoli.La candidata sindaca Elisabetta Barone, ancora in attesa di essere proclamata consigliera comunale non ha esitato ad attraversare la strada per ascoltare i lavoratori in presidio accompagnata dai colleghi del M5stelle Catello Lambiase e Claudia Pecoraro.
Un momento di ascolto dei lavoratori ma anche l’occasione per Elisabetta Barone per manifestare solidarietà ai giornalisti per le restrizioni attuate nell’accesso al Comune di Salerno che parlando di irregolarità non ha mancato di sottolineare alcune incongruenze denunciate nello spoglio elettorale denunciando  e rivendicando trasparenza. 390 voti in piu’  che non corrispondono agli elettori.

“Il Movimento 5 Stelle a Salerno è sempre al fianco dei cittadini. Oggi abbiamo ascoltato le motivazioni dei lavoratori delle cooperative coinvolte nell’inchiesta che ha travolto l’amministrazione comunale di Salerno, impegnati nel sit-in sotto al Comune. Queste persone – ha dichiarato Lambiase – che a causa dell’inadeguatezza della classe dirigente vicina a Vincenzo Napoli e Vincenzo De Luca vedono oggi incerto il loro futuro e quello delle loro famiglie, chiedono soltanto di essere ascoltati dal primo cittadino di Salerno, il quale preferisce nascondersi all’interno del Palazzo lasciando fuori, ancora oggi, manifestanti e giornalisti. Un atteggiamento vigliacco, tipico di chi, sentendosi sotto assedio, tiene tutta la città sotto scacco nell’immobilismo di chi non sa più cosa fare e come uscirne. È in capo alla maggioranza la responsabilità di dare loro delle risposte sul futuro e noi del Movimento 5 Stelle sosteniamo la richiesta dei lavoratori che chiedono di essere ascoltati. Il sindaco apra le porte ai cittadini (e ai giornalisti)”.

Una vera e propria emergenza sociale, per la consigliera Claudia Pecoraro: “In questo momento dobbiamo raccogliere le istanze dei lavoratori per capire come agire appena ci insedieremo all’interno del Consiglio Comunale. Ascoltare i cittadini significa affrontare la crisi sociale che emerge da questa inchiesta. Al di fuori delle illegittimità e delle irregolarità – ha sottolineato l’avvocata – che la procura ha fatto emergere, rimangono i  problemi dei lavoratori e delle loro famiglie. Restiamo fortemente convinti che tutto quello che è uscito dalle urne non ha la forza per poter portare a una nascita legittima del Consiglio Comunale”.

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero