PISANO: ANCHE MORETTI SPINGE PER LA DELOCALIZZAZIONE –

Le istituzioni devono evitare che vi sia una guerra dei poveri e dare soluzioni idonee e immediate”. Queste le parole pronunciate in maniera decisa dell’arcivescovo di Salerno, Luigi Moretti, ieri pomeriggio in visita alle Fonderie Pisano. Davanti a lui, su un palchetto costruito all’interno del cortile principale dello stabilimento di via dei Greci, decine e decine di familiari dei 120 operai che dalla settimana scorsa stanno affrontando il terrore della mobilità. Parole di vicinanza, di solidarietà e di conforto che hanno fatto breccia il cuore degli operai e dei familiari che non sono voluti mancare a questo importante appuntamento. Moretti ha rinnovato la sua solidarietà ai dipendenti, che lo hanno accolto con un grosso applauso, esprimendo parole di conforto e vicinanza auspicando, allo stesso tempo, che le istituzioni decidano cosa fare in tempi rapidi: “Devono evitare che vi sia una guerra dei poveri e dare soluzioni idonee e immediate” è stato il suo monito. Moretti è arrivato, come da programma, alle 18.30, e dopo aver ricevuto il saluto degli operai si è intrattenuto con Angela Petrone, la pasionaria delle Fonderie da giorni incatenatasi ai cancelli delle Pisano. Dopo il suo malore di pochi giorni fa, la signora è tornata al suo posto ancora più battagliera di prima, riprendendo anche lo sciopero dei medicinali che aveva sospeso durante il ricovero. Sentiti anche i ringraziamenti degli operai che, tramite il loro portavoce Angelo Clemente, hanno voluto ringraziare l’arcivescovo. Presenti anche i dirigenti dell’azienda tra cui Ciro Pisano. “Sono qui per dare un messaggio di solidarietà e di amicizia – ha detto Moretti – Posso solo incoraggiare a non perder tempo. Che ci siano problemi lo sappiamo tutti – precisa – Anche il comitato dei cittadini è venuto da me per chiedere appoggio e consiglio. Tutti hanno le proprie motivazioni e far sì che questa situazione venga risolta quanto prima possibile. Ed è per questo che le istituzioni devono dare risposte subito. Il timore è che quando arriveranno le soluzioni poi non vi sarà più l’impresa”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa