RIFIUTI, A SETTEMBRE LA CONFERENZA STATO REGIONI

L’appuntamento è alle 19,30 presso il Parco Eco-Archeologico di Pontecagnano Faiano. Riparte da qui la battaglia del Comitato No Inceneritore Salerno tornato sul piede di guerra dopo che il dibattito politico e regionale sullo smaltimento delle ecoballe ha rimesso in gioco l’area di Cupa Siglia. La stessa area già individuata per la nascita dell’impianto di termovalorizzazione di Salerno è anche quella che ospita il cementificio, ed il Governatore della regione Campania, deciso a non fa ascere più a salerno l’impianto che come commissario straordinario propose, sta puntato l’attenzione su questa ipotesi contenuta già nel 2012 in una proposta dell’allora ministro Clini. A preoccupare il governatore è stata certamente la nota arrivata sulla sua scrivania lo scorso 27 luglio nella quale si dà comunicazione della riunione tecnica attesa per il 9 settembre a Roma per l’esame dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’Ambiente utile ad individuare la capacità complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento dei rifiuti solidi urbani sul territorio nazionale. In quello schema, la terza stesura, già al vaglio anche della Conferenza Stato- Regioni che sarà chiamata ad esprimere un parere, per pianificare la nascita di ulteriori impianti, viene calcolato per ogni regione il fabbisogno residuo di incenerimento sulla base della quantità di rifiuti prodotti e sulla capacità attuale di smaltimento. In Campania la differenza è di oltre 322mila tonnellate l’anno viene. Lo schema ricorda che a Salerno lo scorso 2 aprile è stato nominato un commissario straordinario per arrivare a definire la nascita del nuovi inceneritore di salerno che con la sua capacità di smaltire 300mila tonnellate l’anno potrà consentire alla campania di evitare come è successo di incorrere nelle sanzioni dell’unione Europea. Ma contro questa ipotesi , cioè la nascita di un impianto nel territorio comunale di salerno De luca è pronto a sostenere l’alternativa cementificio che però non è vista di buon grado al pari di un nuovo impianto. Perplessità e preoccupazioni che sono pronte ad esplodere già a partire dalla riunione di oggi.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro