RIORGANIZZAZIONE SERVIZI DI SALUTE MENTALE. LA CISL DICHIARA LO STATO DI AGITAZIONE

Riorganizzazione dei servizi di salute mentale ASL Salerno? Più che una ottimizzazione dei servizi è il ridimensionamento delle attività con la chiusura notturna e la presa in carico totale, per qualsiasi problema dei pazienti psichiatrici, nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura. Il territorio che dovrebbe essere valorizzato anche in considerazione delle enormi opportunità contenute nella riforma della sanità distrettuale nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, viene smembrato non già per questione di miglioramento dei servizi, ma solo per mero calcolo economico.

La cosa è tanto grave – affermano I Segretari Generali CGIL FP – CISL FP – UIL FPL Antonio Capezzuto, Pietro Antonacchio e Donato Salvato – poiché era in corso un confronto che prevedeva la conclusione prevista per il 7 novembre 2021. In sfregio a corrette relazioni sindacali il Direttore del Dipartimento dr. Giulio Corrivetti ha deciso di dare uno schiaffo a lavoratori, utenti e organizzazioni sindacali non rispettando gli accordi sottoscritti, mostrando una inadeguata e scarsa capacità a gestire il confronto, per il quale si è sottratto lasciando le disamine del negoziato, ora a destra ora a manca, ai dirigenti periferici che lo hanno sostituito, quasi a costruirgli la trappola mentale in cui è caduto. I punti che si dovevano discutere riguardavano problematiche di enorme interesse: elaborazione di una carta dei servizi con la quale il Dipartimento si assuma una serie di impegni nei confronti della propria utenza riguardo ai propri servizi, alle modalità di erogazione di questi servizi, agli standard di qualità e di informazione per l’utente sulle modalità di tutela previste; immediata predisposizione del pagamento della indennità di premialità Covid per tutte le unità operative di salute mentale, ai sensi della Deliberazione Regionale 427/2020 che espressamente alla tabella A) elenca tra gli operatori aventi diritto in fascia B gli addetti a UOSM, SPDC, SERT e Assistenza domiciliare COVID-19; rivisitazione degli impianti regolamentari del 2019 per verificarne la pedissequa osservanza ovvero rimodulazione a seguito di intervenute nuove esigenze organizzative; regolamentazione interna per interventi di trasporto di utenti interaziendale dal CSM al PS di riferimento e collaborazione con CPSI dei servizi di emergenza urgenza; attivazione di posti letto previsti dal piano di programmazione aziendale (es. Ospedale Polla con riferimento al CSM di S. Arsenio); riorganizzazione e ristrutturazione dei servizi psichiatrici territoriali sulle 24 ore; definizione della dotazione organica dipartimentale di tutte le strutture centrali e periferiche, previa informazione puntuale dell’attuale con indicazione nominativa relativa a ruolo, profilo e sedi di appartenenza; istituzione di posti letto di centro crisi presso tutti i CC.SS.MM. di riferimento; adeguamento degli organici con personale socio assistenziale e tecnico amministrativo al fine di smantellare il continuo demansionamento e la oramai non più sostenibile dequalificazione professionale; definizione del protocollo sulla contenzione; definizione del protocollo del Long Active poiché allo stato non è conforme alle linee guida nazionali e regionali; omogeneizzazione delle attività su tutto il territorio per prestazioni specifiche al fine di evitare arbitrarie modalità difformi e sistematicamente calate su esigenze che non tengono conto dei bisogni ed esigenze delle comunità di riferimento; rideterminazione della quota di reperibilità notturna e festiva previa autorizzazione della direzione strategica aziendale fino ad un massimo di € 40,00 così come previsto dal CCNL; definizione di una progettualità aziendale con relativo utilizzo delle risorse aggiuntive regionali finalizzate alla riduzione delle liste d’attesa; regolamentazione interna sulle modalità di timbrature in entrata ed uscita per le chiamate in reperibilità; creazione di una commissione di verifica e di controllo delle attività delle cooperative a cui sono state esternalizzate ad integrazione di particolari attività di servizi, modalità operative e dotazioni organiche; rispetto delle norme contrattuali nell’affidamento di funzioni atteso che sembrerebbe che nelle unità operative e nei servizi dipartimentali le stesse vengano assegnate ad personam e protratte oltre i termini previsti dai dettati contrattuali; verifica immediata dello stato di tutte le strutture, alcune delle quali fatiscenti, e la immediata installazione di dispositivi aspiratori e di areazione per fumo di sigarette, atteso che i particolari pazienti sono per la maggior parte tutti tabagisti; istituzione di posti letto Covid presso gli SS.PP.DD.CC. di Scafati, allo stato ancora inesistenti; istituzione di un servizio delle professioni sanitarie a livello dipartimentale e articolazioni periferiche; informazione del numero dei posti letto attivati per ogni singolo SS.PP.DD.CC.; informazione del budget complessivo assegnato al dipartimento relativo agli anni 2019/2020/2021 con indicazione analitica del ribaltamento ad ogni singola struttura e servizi dipartimentali delle risorse assegnate (UU.OO.SS.MM, RR.SS.AA. E SS.II.RR.); verifica dell’andamento del lavoro straordinario e sua ripartizione ad ogni singola struttura e servizio.

Purtroppo il capo del dipartimento ha preferito rompere gli indugi e pur di non affrontare le questioni, ha lanciato il guanto di sfida. Nel dichiarare lo stato di agitazione si comunica una prima assemblea presso la sede dell’ASL Salerno in data 29 ottobre 2021 alle ore 09.00, nell’ambito del rispetto delle regole del distanziamento e della tutela di tutti i partecipanti, per comunicare ai lavoratori e agli organi di stampa gli aspetti e le materie della vertenza in atto – concludono i Segretari Capezzuto, Antonacchio e Salvato. Si andrà sicuramente allo sciopero poiché è scoppiata la pazzia nella psichiatrica dell’ASL Salerno.

Autore dell'articolo: Barbara Albero