Claudio Lotito e Marco Mezzaroma sono impegnati su più fronti in questi giorni, ma il futuro tecnico della Salernitana merita attenzione massima. Dopo aver consegnato alla centenaria storia granata una stagione indecorosa e fallimentare, con tre allenatori succedutisi in panca, nove sconfitte nelle ultime undici partite ed un piazzamento finale che, sul campo, non avrebbe garantito la salvezza, i patron sono chiamati a mettere quanto prima in chiaro le loro intenzioni. Da qui al 19 giugno c’è tutto il tempo per immaginare un’azione di rilancio e di riscatto che possa investire sia l’aspetto della comunicazione e dei rapporti con l’ambiente sia quello strettamente tecnico. Prima o poi, si spera, cadranno i veli sul programma degli eventi e delle iniziative che la società ha organizzato per il Centenario e, magari, perchè non cercare di sciogliere anche i nodi relativi all’assetto dirigenziale e tecnico nelle prossime settimane, così da consegnare alla tifoseria un quadro chiaro e definito entro la data simbolica del 19 giugno? C’è tempo, in fondo, e, di certo, a Lotito e Mezzaroma non sfuggirà l’importanza di dare risposte nell’immediato ad un ambiente che ha temuto il peggio e che ha, comunque, vissuto gli eventi calcistici di questa stagione con un senso di frustrazione, impotenza, umiliazione. Se la maggioranza della tifoseria ha disertato l’Arechi fin dallo scorso autunno, ciò è accaduto perchè, al di là del gioco e dei risultati, in molti hanno notato un distacco, un’assenza, una lontananza da parte della proprietà che non ha voluto invertire la rotta quando si era ancora in tempo, affidando a Gregucci, un allenatore da troppi anni assente dalla scena cadetta, il compito di raccogliere l’eredità di Colantuono e non aiutandolo nemmeno, visto e considerato il fallimentare mercato condotto a gennaio. Chiusa la stagione regolare con Menichini in panchina, ora i patron dovranno decidere se ripartire dal trainer di Ponsacco o cambiare ancora. Qualunque sia l’orientamento, sarà bene decidere in tempi rapidi perchè c’è tanto lavoro da fare in sede di allestimento della rosa, già molto estesa visti i tanti contratti pluriennali che gravano sul bilancio ed i calciatori che rientreranno dai prestiti, come Altobelli, Signorelli, Castiglia ed altri ancora. Scegliere ora l’allenatore sarebbe fondamentale per poter avere le idee chiare anche sugli obiettivi di mercato. In tal senso, ovviamente, va sciolto anche il nodo legato alla permanenza o meno del ds Fabiani, che i patron non hanno mai messo in discussione e che hanno sempre difeso, nonostante gli errori commessi e certificati dal campo. Le voci che lo vorrebbero vicino alla Reggina ma anche tentato dal Benevento si rincorrono da giorni, ma il diretto interessato ed i patron hanno scelto la strada del riserbo. Il momento delle decisioni, però, non può essere rimandato più di tanto, perchè una stagione come quella archiviata tra mille tribolazioni non può essere certo replicata.
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