SALERNITANA: LA CARICA DEI TIFOSI –

Tanti, come sempre. Entusiasti e festanti per i loro beniamini. Tifosi di tutte le età, ma anche turisti e passanti curiosi, anche ieri hanno dato la carica a Sousa ed ai suoi ragazzi. Dopo l’allenamento, cominciato col sole ancora alto e finito quando la luna s’era ormai impossessata della scena, tutti a caccia di autografi e selfie, più o meno ordinatamente assiepati nell’area dedicata ai fans allestita dalla Salernitana all’interno del Mary Rosy. Una gradita attenzione per i tanti tifosi, anche alla luce della presenza di tanti bambini in un tratto di strada dove in troppi viaggiano a velocità sostenuta. Ed allora, quando l’allenamento termina, il cancello del centro sportivo si apre per accogliere i tifosi e consentire loro di attendere i calciatori stando lontani dai pericoli della strada litoranea, particolarmente trafficata in questo scorcio di agosto. Per Candreva si moltiplicano gli appelli a Spalletti perché lo convochi in Nazionale. Al coro si è aggiunto anche la voce autorevole del presidente Iervolino, intervistato da Radio Serie A cui ha confessato di non gradire la pareggite. Messaggio a Sousa? Chissà. Intanto, il tecnico portoghese ha accolto i nuovi acquisti. Ikwuemesi e Martegani sono finalmente entrati nel gruppo dove si è già inserito Legowski. Cabral ieri ha sostenuto le visite mediche e stamattina ha preso confidenza con l’ambiente granata. Sousa lavora sul campo e si concede alla folla con la solita affabilità, ma già pensa all’Udinese. Pirola potrebbe recuperare (a proposito di difensori, oggi s’è rivisto Daniliuc che prosegue nel percorso di recupero dopo l’intervento al piede), Maggiore ha accusato un affaticamento muscolare ma dovrebbe essere arruolabile. E poi c’è Dia che scalpita per tornare dal primo minuto. Contro l’Udinese dovrebbe scattare il suo momento. I tifosi aspettano i suoi gol e non mancano di trasmettergli tutto il loro entusiasmo. Il senegalese accetta e ricambia con sorrisi e gesti, ben sapendo che sul campo potrà parlare con i gol.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto