SALERNITANA: LA SALVEZZA PASSA PER IL 3-5-2

La penultima casalinga nel campionato del centenario. All’Arechi arriva il fanalino di coda Carpi e la Salernitana ha la possibilità di chiudere il discorso salvezza, dando anche la batosta definitiva all’undici dell’ex Castori. In campo, Gregucci cambia ancora. In tribuna si rivedono i due co-patron Lotito e Mezzaroma. Sugli spalti si registrerà ancora una volta il semideserto, con una spaccatura tra disertori e garantisti. Tutto in una partita, insomma. Gregucci torna al 3-5-2, rinuncia a Rosina; si affida al tandem Calaiò-Djuric; rimpolpa il centrocampo con Minala e cambia per due terzi la difesa con gli innesti di Schiavi e Gigliotti. Solo quest’ultima scelta risulta “forzata” per via dell’assenza di Mantovani che non è stato neppure convocato. Per il resto si tratta dell’ennesima rivoluzione.

Oggi pomeriggio contro il Carpi, i granata avranno la possibilità di garantirsi la certezza del mantenimento della categoria. Gregucci l’ha definita la partita della vita, subito dopo i tre ceffoni subiti dalla capolista Brescia al Rigamonti lunedì scorso. Sarà anche per questo che il tecnico ha deciso di andare sul sicuro, abiurando il suo credo ed affidandosi allo spartito tattico che finora ha portato in dote punti preziosi per l’ippocampo. Ecco che la Salernitana si presenta alla penultima uscita stagionale dell’Arechi con il suo vestito più comodo e che sembra esserle meglio cucito addosso: il 3-5-2. Il nuovo-vecchio modulo porta in dote anche pedine diverse nello scacchiere tattico. Cambi in tutti i reparti del campo. In difesa, davanti a Micai, agiranno Pucino e Gigliotti ai fianchi di Raffaele Schiavi. Il capitano si è gettato alle spalle il lungo infortunio e dovrebbe scalzare Migliorini (in evidente calo di rendimento) nel ruolo di governatore del pacchetto arretrato. Sulle fasce si parla come sempre sudamericano. Casasola e Lopez saranno gli stantuffi, rispettivamente a destra e a sinistra, che avranno il compito di coprire entrambe le fasi di gioco. Nella zona nevralgica, come detto, Gregucci ha deciso di rinforzare gli argini con un uomo in più che andrà ad affiancare Di Tacchio ed Akpa Akpro, già certi di un posto nello starting eleven. In ballottaggio per l’ultima maglia da titolare ci sono Odjer, Mazzarani e Minala. Quest’ultimo, che ha scontato il turno di squalifica, sembra avere qualche chance in più. In attacco, invece, i giochi sono fatti. Gregucci ha deciso di rilanciare nella mischia Calaiò dal primo minuto. L’arciere farà coppia con Djuric per provare a scardinare la traballante difesa del Carpi. Un’impresa abbastanza facile a voler dar retta ai numeri della cenerentola del torneo cadetto che si presenta all’Arechi con il triste primato della retroguardia più bucata di tutto il campionato (ben 59 reti al passivo), il quarto peggiore attacco e l’incapacità di far punti in trasferta dal 30 dicembre scorso. E’ anche vero che il Carpi, però, è una bestia nera per i granata che all’Arechi hanno sempre perso nei due unici precedenti con gli emiliani. Un motivo in più per invertire il trend e blindare la categoria. Almeno quello.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta