SALERNITANA NEL SEGNO DI DIA –

Un punto pesante e meritato in casa dei prossimi campioni d’Italia: la Salernitana ha giocato con le sue armi e con le sue idee la gara del Maradona al cospetto del Napoli di Spalletti, ancor più caricato e motivato dopo la sconfitta della Lazio contro l’Inter. Con Mazzocchi di nuovo titolare a destra e Kastanos riportato sulla trequarti, Sousa ha voluto dare continuità alle scelte delle ultime settimane Schiacciata dalla pressione forte e dal possesso continuo e verticale del Napoli, la Salernitana ha provato a contenere per poi ripartire. Difficile, però, pungere quando si devono percorrere settanta metri di campo ed allora nella ripresa ecco Botheim per Candreva così da provare a tenere più alta la squadra. Il Napoli non ha mai tracimato, ma ha comunque visto premiati i suoi tentativi grazie ad una palla inattiva. La testa di Oliveira sul corner calciato dalla destra ha anticipato tutti e lasciato di stucco Ochoa, che fino a q uel momento non si era mai scomposto dinanzi alle sortite di Osimehn e soci. Sousa ha rivoltato la squadra con gli innesti di Sambia, Bohinen e Piatek e lo spostamento di Kastanos sulla corsia destra. Da quel momento la partita è pian piano cambiata. La Salernitana ha alzato la linea difensiva e ha preso possesso del gioco, palleggiando con continuità dentro la metà campo del Napoli. Il gol di Dia è stato un autentico pezzo di bravura che ha messo il sigillo ad una prestazione sagace e tignosa di una squadra che ha voluto ribellarsi ad un destino già scritto da altri. E nel finale Bohinen avrebbe addirittura potuto raddoppiare, mentre Ochoa ha saputo conservare il pareggio. Risultato prezioso per i granata che allungano a nove la striscia di risultati utili, confermando sette punti di vantaggio su Verona e Spezia alla vigilia di due giornate di campionato ravvicinate e potenzialmente decisive. Si comincerà già mercoledì, quando all’Arechi arriverà la Fiorentina.

Autore dell'articolo: Redazione