La Salernitana è già tornata in campo questa mattina per preparare la gara del prossimo sabato a Verona. Al Bentegodi sarà scontro salvezza a cui la squadra di Inzaghi arriverà con il rimpianto di aver visto sfumare al 90’ un clamoroso ma meritato successo sul Milan. La notte di ieri all’Arechi è stata di fuoco e fiamme, sorpassi e controsorpassi, infortuni e topiche, con la coda del Diavolo che al 90’ ha trafitto Costil per il 2-2 finale che non rende del tutto giustizia alla prova della Salernitana. Pesa sul pareggio l’ennesimo errore in disimpegno di Gyomber, entrato a metà ripresa per l’acciaccato Pirola, osservato speciale con Lassana Coulibaly del ds del Newcastle, presente ieri all’Arechi dove non c’era il presidente Iervolino. Pesa anche il triplo cambio di Inzaghi che, dopo aver dovuto bruciare due slot per rimpiazzare Dia e lo stesso Pirola, ha preso atto dei problemi fisici di Mazzocchi ed ha optato per la tripla mossa con Bronn, Martegani e Cabral al posto del terzino destro, sempre più vicino al Napoli, di Kastanos, migliore in campo in assoluto, e Tchaouna. Nessuno dei subentrati ha dato l’apporto richiesto dalla fase caldissima della partita e forse il palleggio di Bohinen avrebbe potuto far comodo per smorzare i ritmi e congelare il possesso palla al cospetto di un Milan senza più difensori centrali puri e con una certa confusione tattica, figlia anche della serata non ispiratissima di Leao e Rejinders. Al gol di Tomori sugli sviluppi di una punizione aveva risposto sul finire del primo tempo lo stacco imperioso di Fazio, bravo a farsi largo nell’area rossonera sul corner di Candreva, generato da un salvataggio di Maignan su un destro in spaccata di Kastanos. Il cipriota s’è preso il centro della scena, dominando emotivamente la partita, al punto da attrarre palloni su palloni, rivestendo con Candreva il ruolo di leader tecnico della squadra di Inzaghi. Non a caso, ancora il cipriota ed il romano hanno confezionato l’azione del vantaggio granata, arrivato con Tomori fermo a terra per infortunio, circostanza che ha un po’ indispettito il Milan. Maignan non è stato impeccabile sul destro dalla distanza di Candreva, ma si è riscatto poco dopo togliendo ragnatele ormai trentennali dall’incrocio dei pali della sua porta sul tiro di Mazzocchi che aveva già fatto gridare al gol. Il finale ha riservato al Milan il gol di Jovic, che oggi compie gli anni, ed alla Salernitana quel senso di amarezza che deve alimentare la sua rincorsa in classifica.
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