SALERNITANA: DA VENEZIA SOLO CONFERME, MA NESSUNA SORPRESA

Nel suo giro in gondola in Laguna la Salernitana non ha imbarcato acqua, ma non è neanche riuscita a turbare la quiete della Serenissima. Inviolata in difesa, sterile in attacco: la gara del Penzo lascia in dote questa istantanea della squadra di Bollini. Una fotografia che va in controtendenza con quanto mostrato nelle due gare di Coppa Italia in cui i granata avevano segnato cinque gol, subendone quattro. A Venezia, invece, è finita a reti inviolate ed il pareggio è la conseguenza matematica di novanta minuti in cui ciascuna delle due squadre s’è sbattuta senza molto costrutto, graffiando in un paio di occasioni il viso della rivale ma senza mai lasciare il segno. Ad entrambe è mancato il colpo del k.o. ed i motivi non sono così nascosti. Il Venezia non ha uno stoccatore implacabile, la Salernitana ha scommesso su Bocalon, cecchino dalla consolidata fama in terza serie, che in B deve ancora esprimersi. Il veneziano in  maglia granata ha vissuto una serata difficile. Non bastavano i comprensibili turbamenti interiori che sicuramente hanno accompagnato la sua vigilia da ex e, per una sera, nemico della sua città natale, ci si sono messi anche i temi di una partita in cui la Salernitana ha provato a fare gioco con Ricci, cercando di sfondare a sinistra sull’asse Vitale- Sprocati senza riuscire a mettere il suo centravanti nelle condizioni di prendere la mira. I granata hanno avuto qualche occasione ed hanno corso pure un paio di rischi, ma la parità non si è schiodata e, del resto, col passare dei minuti la sensazione era che lo zero a zero fosse inevitabile. Tenace in difesa, volenterosa ma poco ficcante in attacco: la Salernitana è tornata a casa con un punto sempre e comunque utile e prezioso, ma anche con la consapevolezza che ci sia ancora tanto da fare. Alla gara con la Ternana, la prima dopo la chiusura del mercato, sono rimandate alcune risposte.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto