SULLA CAMPANIA TORNA LO SPETTRO DELL’EMERGENZA RIFIUTI

Uno spettro che ritorna a minacciare la Campania, è quello dell’emergenza rifiuti. Diversi i fattori che concorrono ad alimentarlo, a renderlo nuovamente di triste attualità. Stretta tra la morsa del Consiglio dei ministri che su proposta del ministro dell’Ambiente, ha disposto il commissariamento di tre discariche abusive oggetto di infrazioni europee, per le quali da tempo sono scaduti i termini delle diffide, e la protesta delle comunità che si oppongono alla realizzazione di impianti destinati allo smaltimento dei rifiuti, il Governo De Luca è in evidente difficoltà. Intanto ci sarebbe da accelerare il risanamento ambientale dei luoghi che hanno ospitato le discariche, operazioni costose e al tempo stesso indifferibili, quindi da mettere a regime quelle autorizzate, tutto ciò per evitare che l’Italia continui a pagare multe salate all’Europa. In Campania sono state chiuse la discarica di Frascineto ad Andretta in provincia di Avellino, Campo della Corte a Castelpagano (Benevento) e di Torretta a Pagani. Altro fronte critico è quello relativo agli impianti. Solo in provincia di Salerno dove sarebbe intenzione del Governo regionale procedere alla realizzazione di un inceneritore, riprendendo il vecchio progetto di Cupa Siglia, c’è la difficoltà legata allo stallo del sito di compostaggio di Salerno, da tempo al centro di una scrupolosa indagine e comunque in stand by, mentre a Battipaglia, dove se ne vorrebbe realizzare un altro la popolazione è già scesa in piazza per affermare un secco e deciso no. Elementi questi già sufficienti per delineare un quadro a tinte fosche. E’ di tutta evidenza allora che proprio nella partita rifiuti la giunta De Luca a breve sarà costretta a prendere decisioni probabilmente impopolari ma a questo punto, per evitare il caos, indifferibili.

Autore dell'articolo: Marcello Festa