TERMOVALORIZZATORE: ATTESA PER LA SENTENZA

E’ prevista per oggi pomeriggio la sentenza della Corte d’Appello di Salerno, presidente Michelangelo Russo, a chiusura del processo per la realizzazione di un termovalorizzatore a Salerno in cui è imputato tra gli altri il Presidente della Campania. In primo grado De Luca è stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per abuso d’ufficio. In appello la procura generale ha chiesto una pena di 11 mesi. De Luca è accusato anche di peculato, imputazione dalla quale è stato assolto in primo grado. Proprio la condanna per abuso d’ufficio ha fatto scattare la mannaia della Legge Severino in capo al governatore, misura poi sospesa dal tribunale civile. In apertura è toccato a uno dei due legali di De Luca, Andrea Castaldo, difendere la legittimità di quella nomina che l’allora sindaco di Salerno approvò avvalendosi dei suoi poteri di commissario di governo. Per l’avvocato la ricostruzione emersa dalla sentenza di primo grado va “profondamente riformata”. “La vicenda e’ semplice ed estremamente banale – ha detto nel corso della sua arringa – De Luca era legittimato a fare quella nomina in deroga grazie ai poteri di commissario di governo che gli erano stati conferiti dalla legge”. In primo grado De Luca e’ stato condannato a un anno con pena sospesa solo per il reato di abuso d’ufficio. In appello la procura generale ha chiesto la condanna per abuso d’ufficio a 11 mesi di reclusione. La sentenza è attesa nel pomeriggio.

Autore dell'articolo: Barbara Albero