UN TRIS DI RINFORZI FATTO IN CASA E JALLOW PRIMA PUNTA

Alessandro Bernardini, Francesco Orlando e Alessandro Rosina. Potrebbero essere loro, seppur in tempi un tantino diversi, ulteriori rinforzi di gennaio per la Salernitana. Intanto Gregucci pensa alle soluzioni tattiche da schierare venerdì sera a Palermo ed immagina Jallow prima ed unica punta in un inedito 3-4-2-1. Con Rosina potenzialmente alle sue spalle. A centrocampo e in difesa le scelte sono praticamente obbligate con Akpa che stringe i denti e Migliorini in pole per sostituire l’infortunato Schiavi. Alessandro Rosina, invece, è in ballottaggio per una maglia da titolare. Il talento ex Zenit è quasi pronto a rientrare a pieno regime. In chiusura di 2018, due gol realizzati ed un apporto concreto alla squadra che sembrava ormai insperato. La sensazione è che proprio come accaduto durante la parte finale della scorsa stagione, anche questa volta il lungo riposo sembra aver giovato al numero dieci granata che nello scorso mese di dicembre ha iniziato a rodare in vista del delicato e fondamentale girone di ritorno: due gare giocate da titolare (Brescia e Pescara) e 280’ minuti disputati sui 360’ delle altre quattro gare in cui è stato disponibile (45’ contro il Cittadella, 29’ contro il Carpi, 31’ contro il Foggia e 16’ contro il Cosenza). Se Rosina si è dovuto accontentare di qualche piccola apparizione durante l’anno da poco andato in archivio, Bernardini invece non ha mai potuto far ripartire il cronometro personale che è rimasto fermo a quel 28 dicembre 2017 quando giocò la sua ultima partita con la maglia della Salernitana. Da allora un calvario infinito, dodici mesi in cui è accaduto tutto e il contrario di tutto (compreso il rinnovo sul contratto). Un lavoro lunghissimo in palestra e qualche sporadico tentativo di ritornare in campo, ma ogni volta il centrale di Domodossola ha dovuto riposare immediatamente la maglia nell’armadietto dello spogliatoio. Una maglia che è tornato a indossare sabato scorso in occasione dell’amichevole dell’Arechi contro il Rieti, quarantacinque minuti che sono sembrati una vera liberazione. L’attesa dunque sembra essere finalmente finita, ma ora sarà fondamentale avere ancora un po’ di pazienza prima di poter riapprezzare in campo il vero Bernardini. Quella stessa pazienza che servirà anche per Orlando (8’ minuti nella scorsa stagione all’ultima di campionato e 6’ in quella attuale) che intanto continua ad essere corteggiato da diversi club di Lega Pro e serie B. Ma in attesa di capire cosa accadrà da qui alla fine di gennaio, da Palermo in poi per Gregucci l’esterno ex Vicenza (3 gol e 7 assist in quella stagione) potrebbe diventare davvero un reale rinforzo da sfruttare al massimo. Soprattutto se la metamorfosi tattica verrà definitivamente completata da qui ai prossimi giorni. Ma a prescindere dai moduli e dagli interpreti, l’unica cosa che conta per Gregucci è che la Salernitana dimentichi i problemi avuti nel recente passato e riparta velocemente sin da venerdì sera.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta