LE ARTIMIE CARDIACHE, DIAGNOSI E TRATTAMENTO –

Il cuore è un organo straordinario perché costituisce il vero e proprio “motore” della vita, un muscolo che pompa instancabilmente circa 700 litri di sangue ogni giorno, senza mai fermarsi. Ma se per qualche motivo malattie congenite, sindromi acquisite: abuso di alcol, caffeina, stimolanti, droghe e fumo, intossicazione da farmaci l’impulso non viene generato o trasmesso in maniera corretta, si ha un’anomalia (un’aritmia) che può rallentare o accelerare il battito.
L’aritmia può avere caratteristiche molto differenti: quasi impercettibile, di breve durata o prolungata. Il primo passo da

 

compiere, se si hanno dei sintomi come palpitazioni, vertigini, capogiro, affaticamento improvviso, svenimento, dolore al torace, difficoltà a respirare e si sospetta un’aritmia, è importante affidarsi a specialisti dei disturbi del ritmo.
Le aritmie si curano con i farmaci, e con terapie principalmente elettriche, non solo pacemaker ma anche ablazioni. Il trattamento e la cura delle aritmie dipendono dalla gravità ed intensità come spiega il dottor Natale Marrazzo, cardiologo ed elettrofisiologo della Casa di Cura Tortorella di Salerno.

Autore dell'articolo: Barbara Albero