SALERNITANA-PORDENONE, QUELLE QUOTE ANOMALE E LE DOMANDE DA PORSI

Da giorni si parla dell’anomalia rappresentata dalle quote relative alla partita di lunedì tra Salernitana e Pordenone. Come mai la vittoria della squadra prima in classifica veniva pagata ad un certo punto anche a 3.15, ossia uno sproposito se si pensa che la Salernitana in casa non aveva mai perso ed aveva concesso solo due punti alle rivali (Reggina e Lecce) vincendo quasi sempre? E come mai il Pordenone, pur reduce da una striscia positiva, era pagato a 2.10, ossia era dato favorito pur in assenza di fattori particolari, come infortuni o assenze causa covid nella Salernitana? Si sta parlando tanto di questa circostanza, ma bisogna fare chiarezza per evitare di prendere lucciole per lanterne. Le quote anomale non erano state fissate in origine da chi ha il banco, cioè dalle agenzie di scommesse che, comunque, avevano aperto le giocate pagando la vittoria della Salernitana abbastanza bene, anche a 2.40. A determinare un riassestamento delle quote sono stati i flussi di giocate degli scommettitori che, in apparenza senza un motivo particolare, hanno indirizzato le loro preferenze sul Pordenone. Per questo motivo ci si è trovati ad un certo punto dinanzi ad una situazione particolare, balzata subito agli occhi di chi stava compilando la sua scheda pronostici. Salernitana sfavorita in casa, anche se solo per convenzione visto che le gare sono a porte chiuse, contro una squadra che non era nemmeno in zona playoff. La prima della classe era data perdente dagli scommettitori e, di conseguenza, dai bookmakers. Il passaggio è importante: il monte di giocate rilevato fin dalle prime ore di lunedì mattina aveva fatto oscillare le quote, inducendo le agenzie di scommesse a far salire l’1 e ad abbassare il 2. La Salernitana ha segnalato questo anomalo rimbalzo delle quote, derivante dal flusso ingente di giocate sulla vittoria del Pordenone, dopo la partita. Nessuno lo ha fatto prima quando pure l’anomalia era già piuttosto evidente. Sorprende la circostanza che le agenzie di scommesse non abbiano sospeso la quotazione dell’evento, almeno per qualche ora, al fine di capire perché tanti soldi, perché di questo si parla, fossero stati puntati sulla vittoria del Pordenone che, tanto per spiegare bene le cose, nella precedente trasferta sul campo di un Frosinone decimato dal covid era giustamente stato dato per favorito, senza, però, confermare gli orientamenti di scommettitori e quotisti, visto che la gara terminò in pareggio. Ancora. Il Frosinone aveva diverse assenze in occasione della gara interna con la Spal, la cui vittoria era pagata più o meno quanto quella del Pordenone a Salerno con la differenza che gli estensi affrontavano una squadra a corto di uomini ed i ramarri di Tesser la capolista che, pur reduce da una sconfitta a Monza, non era in emergenza. Perché, dunque, nessuno ha segnalato l’anomalia prima della gara così da far sospendere le giocate? Forse, perchè il rimbalzo è stato contenuto nella sua anomalia, ossia perché il 2 del Pordenone non è mai sceso sotto una certa quota? Insomma, il flusso anomalo c’è stato, ma non così da far precipitare la quotazione della vittoria del Pordenone fino ad una soglia che destasse allarme. Perché mai tra domenica notte e la mattinata di lunedì molti soldi siano stati puntati sulla sconfitta interna della Salernitana, capolista e fino a quel momento imbattuta in casa, è quanto dovranno appurare gli organi preposti in sede di giustizia ordinaria e sportiva, visto che la società granata ha fatto sapere che si attiverà per tutelarsi. Complotto o semplice coincidenza? Se fosse valida la teoria del complotto, resterebbe da capire chi lo abbia realizzato. Sarebbe un altro duro colpo alla credibilità di questo sport ed in quel caso sarebbe doveroso approfondire e punire i responsabili.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto