SALERNITANA VS FROSINONE: PARTITA A SCACCHI

Salernitana all’esame di maturità. Inebriati dal successo entusiasmante nel derby con l’Avellino, la Salernitana è chiamata a confermarsi oggi pomeriggio all’Arechi contro la corazzata Frosinone. Per farlo ci vuole la partita perfetta, come dice Alberto Bollini. Il trainer granata conferma il modulo andato in scena in Irpinia, ma deve fare a meno dello squalificato Minala e del centravanti Rodriguez. Al loro posto Ricci a centrocampo e Bocalon in avanti, con l’inserimento di Rosina nello starting eleven al posto di Cicerelli. Il Frosinone, nonostante sia la seconda forza del campionato, arriva all’Arechi in un momento difficile: la formazione di Longo è reduce da due punti nelle ultime quattro partite con la piazza che comincia a mugugnare. Bollini non crede alla crisi cioiciara. Longo teme l’entusiasmo post derby dei granata, deve rinunciare al grande ex Dionisi e cambia pure qualcosa rispetto al suo consueto spartito tattico, giocandosi la partita in maniera meno spregiudicata. Con un centrocampo più folto, insomma. Bollini dal canto suo sta facendo il possibile per scongiurare cali di tensione e concentrazione. In difesa tutto inalterato con Radunovic tra i pali e le conferme per Mantovani, Schiavi e Bernardini centrali di ruolo nel pacchetto arretrato. Qualche piccolo dubbio, invece, permane in una mediana orfana dell’eroe del Partenio (Minala ndA), assente per squalifica. Pucino sulla destra sembra favorito su Kiyine, con Odjer e Ricci in mezzo e Vitale dalla parte opposta. “Contro il Frosinone dovremo fare la cosiddetta partita perfetta” ha dichiarato ieri il tecnico nel consueto monologo privo di contraddittorio postato sul sito ufficiale. E siamo al reparto offensivo. Oggi pomeriggio sul green dell’Arechi pare si torni al passato in attacco. In tutti i sensi. Il trainer granata intende rispolverare Rosina dal primo minuto sulla destra, con magic moment Sprocati dalla parte opposta ed il ritorno di Bocalon al centro. Un tridente d’autore per domare il leone frusinate e battere la strada della continuità.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta