E venne il grande freddo. Come da copione, per la Salernitana dicembre resta un mese delicato ed affilato, da temperature polari per la classifica visto che il rendimento dei granata è in evidente picchiata. C’è un bel segno “meno” davanti ai numeri della squadra di Ventura, sicuramente danneggiata da alcuni errori arbitrali, ma altrettanto indubitabilmente affossata da errori dei singoli. Proprietà, dirigenza, allenatore e squadra: nessuno è esente da colpe, solo che chi è al vertice ha il vantaggio di poterle scaricare su chi è alle sue dipendenze. E, così, già da qualche tempo, Claudio Lotito ha ribadito la qualità della rosa e le ambizioni della società, lasciando intuire che la mancanza di risultati non sia da imputarsi alla società e, quindi, che le colpe vadano ricercate altrove con la conseguenza che tecnico e squadra siano stati chiamati in causa anche se tra le righe. Anche questo fa parte del cinepattone natalizio che anche negli anni passati ha regalato scossoni in panchina ed anche svolte abbastanza rapide e clamorose. Le voci che riferiscono di un Lotito scontento, insoddisfatto, inquieto, sono sempre più insistenti ed il fatto che sia già circolata la candidatura di qualche altro allenatore per l’eventuale dopo Ventura dà l’idea di un fermento, per ora sotterraneo, che potrebbe anche sfociare in qualcosa di forte, specie se la squadra dovesse andare incontro ad un mese di dicembre da incubo, circostanza che non sarebbe nuova rispetto alle scorse stagioni. Dal canto suo, Ventura ha cominciato da tempo a mettere le carte in tavola, asserendo più volte di non aver parlato di promozione con la proprietà perchè, in tal caso, avrebbe chiesto altri rinforzi, un altro mercato, quello che ora si aspetta in vista di gennaio ma al quale la Salernitana rischia di arrivare con il fiato corto, con una classifica non così gratificante nonostante l’avvio incoraggiante. Insomma, è un clima da grande freddo quello che si respira intorno e dentro la Salernitana, fischiata dai suoi tifosi dopo il pari con l’Ascoli, incapace di vincere in casa nonostante sia andata spesso in vantaggio tra le mura amiche, e da quattro partite a questa parte sempre sconfitta in trasferta, terreno sul quale aveva costruito la sua buona classifica iniziale. E dicembre riserverà tre trasferte ai granata, contro Cittadella, Empoli e Spezia, e due gare interne, con Crotone e Pordenone. Un menù niente male, nella speranza che al pranzo di Natale ed al cenone di Capodanno la Salernitana arrivi con la pancia piena di punti e con idee chiare sul mercato di gennaio. Il grande freddo, del resto, si combatte solo così.
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